Rouen: il Galantino pensiero su sicurezza e terrorismo
27 Luglio 2016
Nunzio Galantino, Segretario della Cei, dopo il cruento episodio di Rouen ha dettato dal Corriere della sera la sua ricetta per reagire “in maniera razionale ed efficace” al terrorismo, dicendosi preoccupato innanzitutto che: “la paura non venga strumentalizzata ad arte”.
Ecco il Galantino-pensiero: “il compito a cui dobbiamo lavorare oggi, ci ha ammonito Erich Fromm, non è di arrivare alla sicurezza, ma arrivare a tollerare l’insicurezza”. Un messaggio questo fraterno e rassicurante per i famigliari delle vittime delle stragi del fondamentalismo islamico in Spagna, Francia, Germania e, ovunque nel mondo, dove l’Isis ha colpito con il suo cieco fanatismo persone di ogni razza e di ogni religione.
Ancora più tranquillizzante è il messaggio di Galantino per le prossime potenziali vittime: in sostanza portate pazienza perché la sicurezza non è di questo mondo. Quindi, sempre secondo il Galantino-pensiero, l’impegno della Chiesa non deve essere quello di cooperare per garantire il più alto livello di sicurezza (che ogni responsabile di buon senso sa che non può essere assoluto), ma educarla alla sopportazione del terrorismo.
Sarebbe come dire che la Chiesa non deve orientare le persone alla Santità (che come ha efficacemente detto Papa Francesco è un obiettivo a cui ogni persona può aspirare), ma educarla a tollerare l’inevitabile compromesso con il peccato. Che diventare Santi sia una impresa molto difficile e garantire la sicurezza altrettanto non vuol dire rassegnarsi per principio a non perseguire questi obiettivi ideali. O no?