Ruanda. Genocidio nel ‘94: Francia ammette “gravi errori”
25 Febbraio 2010
di redazione
Il presidente francese Nicolas Sarkozy, in visita a Kigali, ha evocato oggi "gravi errori" della "comunità internazionale, tra cui la Francia" all’epoca del genocidio del 1994 in Ruanda. Il presidente francese ha tenuto una conferenza stampa congiunta con il suo omologo ruandese Paul Kagame.
"Ciò che è successo qui – ha detto – è inaccettabile, ma obbliga la comunità intera, fra cui la Francia, a riflettere sui suoi errori, che hanno impedito di prevenire e fermare quel crimine spaventoso". Il presidente francese ha parlato di "gravi errori di valutazione, una forma di cecità per non aver visto la dimensione genocida del governo del presidente che è stato assassinato, degli errori nell’ operazione Turchese intrapresa in modo troppo tardivo e senz’altro troppo poco".
L’ ‘operazione Turchese venne lanciata nel giugno del 1994 dall’esercito francese, tre mesi dopo l’inizio del genocidio. Paul Kagame ha accusato la Francia di complicità per quel crimine, per aver sostenuto il regime del predecessore Juvenal Habyarimana, ma Parigi ha sempre respinto quell’accusa.