Ruby Bis, la requisitoria Sangermano è un fiume di ipocrisia

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Ruby Bis, la requisitoria Sangermano è un fiume di ipocrisia

31 Maggio 2013

Si difende, il Pm Sangermano, che rappresenta la pubblica accusa nel processo Ruby-bis. Il Pm ha chiesto 7 anni di carcere per Emilio Fede, "l’adescatore", Lele Mora, "il procacciatore" e Nicole Minetti, "il pagatore", descrivendo una realtà a luci rosse, "orgiastica", che giustamente ha provocato la levata di scudi del Cav., mentre il terzetto di imputati aspetta di sapere che fine farà. Dice che non poteva esimersi dall’indagine, il Pm Sangermano, che in Italia esiste l’obbligatorietà dell’azione penale e che nel caso Ruby "la legge è stata violata" (vedremo) e la "dignità di una minorenne è stata violentata", minorenne che non si sapeva fosse tale a quanto dicono gli indagati. Per Sangermano non si può dire che i giudici si sono messi a spiare dal buco della serratura, "chi lo sostiene è in malafede", è "animato da tesi precostituite". I magistrati, insomma, fanno il loro dovere. Un giorno è arrivato sul tavolo della procura di Milano "una macroscopica notizia di reato su una ragazzina minorenne che girava per la città con pacchi di denaro in tasca, che viveva come una prostituta professionista, soggiornava in alberghi di lusso e andava in giro a raccontare che frequentava un uomo ricco e potente", e loro non hanno potuto fare altro che indagare, "Questa stessa ragazzina risultava fuggita da diverse comunità per minori”, forse pensavano di riportarla all’ovile? ”Mi chiedo cosa sarebbe accaduto in questo paese se un’azione simile l’avessero fatta i magistrati”. Vedremo quale sarà la sentenza del Ruby2. Per adesso si può semplicemente dire che a sembrare precostituita è proprio la tesi dei Pm, che la pubblica accusa non solo dal buco della serratura ha spiato ma ha pure origliato vista la mole delle intercettazioni. Vedremo se le notti di Arcore erano "orgiastiche" e se quel terzetto deve finire davvero in manette, per 7 anni. Sette. Per adesso registriamo che no, questo non è un processo politico, non si vuol togliere di mezzo il Cav. con le sentenze, ma che andate pensando, ma quando mai! L’ipocrisia giudiziaria è sempre assolta.