Ruby, “Niente sesso con B., ho detto cavolate”. Bel testimone chiave
24 Maggio 2013
di redazione
"Ho detto solo cavolate". Ruby dice e si contraddice. Va in crisi quando deve ricordare giorni e date delle telefonate, continua a negare di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi, arriva trafelata in Tribunale perché c’era un sacco di traffico. "Prima avevo raccontato delle cavolate e mi dispiace di averlo fatto. Oggi sono qui per dire la verità". "Non ricordo, la mia memoria può fallire". Sarebbe questo il testimone chiave per incastrare finalmente il Cav. come vorrebbe il partito dei giudici e chi lo sostiene in parlamento. Una ragazza accusata di tutto e di niente, che del bunga bunga si ricorderà per sempre o perché ha preso in giro tutti o perché da quel circo mediatico giudiziario è stata stritolata. "Se non ho mai fatto la prostituta con Ronaldo figuriamoci con Berlusconi", ironizza, ma nessuno ride. La sua testimonianza non va annullata, come chiede il difensore, perché la sua presenza alle cene di Arcore resterà un elemento chiave del processo. Le dozzine di telefonate con la Minetti? "Era un’amica". Fede, Minetti e Mora restano sul banco dell’accusa.