Ruby Ter, 45 indagati. Berlusconi: “sono e resto qui”
23 Gennaio 2014
di redazione
Nuova girandola di indagini per il "Ruby Ter" ai danni di Silvio Berlusconi, dei suoi avvocati difensori, e di alcune ragazze presenti alle cosiddette feste di Arcore. L’accusa è corruzione in atti giudiziari; alcune ragazze sarebbero state pagate per testimoniare a favore del leader di Forza Italia. Ma il Cav. non molla e controbatte: "Io sono qui e resto qui, sentendo su di me chiara e forte tutta la responsabilità che mi viene dalla fiducia e dal voto dei cittadini. Resto in campo, più convinto che mai di dover combattere fino alla fine per veder prevalere quello in cui credo profondamente". In totale l’inchiesta raggiunge i 45 indagati. La Procura di Milano fa sapere che non ci sarà rito abbreviato e che si apre la fase delle indagini. Secondo Berlusconi: "Nell’Italia di oggi potremmo tranquillamente dire: ‘La legge è ugualmente ingiusta per tutti i cittadini".