Russia: 8 aprile convocate dal Cremlino manifestazioni antiterrorismo
05 Aprile 2017
di Redazione
Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, ha annunciato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva contattato l’omologo russo Vladimir Putin per esprimere condoglianze dopo l’attentato avvenuto a San Pietroburgo. La telefonata non ha portato a sollevare altre questioni. I leader hanno osservato che “il terrorismo è un male che va combattuto insieme”, ha dichiarato Peskov, secondo il quale, “Putin e Trump hanno convenuto di proseguire i contatti”.
Nel corso della giornata sono state chiuse e poi riaperte alcune stazioni della metropolitana di san Pietroburgo (Ploshad Sennaja, Spasskaja e Sadovaja Dostoevskaja e Vladimirsaja) in seguito a dei nuovi allarmi bomba. Nel corso della mattinata è stata diffusa la notizia dell’arresto di una persona nell’aeroporto cittadino, Pulkovo, il quale aveva provocato un allarme, minacciando di far esplodere l’aereo su cui viaggiava.
Il volo di linea diretto a Kaliningrad, era stato precedentemente dirottato su Pulkovo a causa delle condizioni meteo che ne impedivano l’atterraggio nell’aeroporto dell’enclave russa sul Baltico. Intanto, mentre a Pietroburgo, si indaga sui legami islamici, Putin riceve capi dei servizi delle repubbliche ex Urss.
Le autorità dei due paesi collaborano alla verifica di eventuali altri coinvolgimenti, mentre Bishkek rimanda a Mosca la competenza giuridica sull’autore dell’attacco. “Akbarjon Djalilov, l’attentatore di San Pietroburgo, non è mai stato cittadino del Kirghizistan”, ha annunciato il ministero degli Esteri della Repubblica centroasiatica. “Secondo i rapporti, Akbarjon Djalilov è nato il primo aprile 1995 nella citta’ di Osh. Uzbeko di etnia, non aveva completato il percorso di istruzione secondaria”, si legge in un comunicato del ministero kirghizo. “Non ha mai ricevuto il passaporto come cittadino della Repubblica del Kirghizistan, dal momento che nel 2011, raggiunti i 16 anni di età e in conformità con le richieste presentate da suo padre, cittadino russo, ha ricevuto un passaporto russo. Da quel momento ha preso residenza permanente nel territorio della Federazione Russa”, ha specificato il ministero degli Esteri del Kirghizistan.
Sull’episodio è intervenuto anche il premier russo Dmitrij Medvedev, secondo cui le forze di sicurezza russe provvederanno a individuare gli autori dell’attentato. “Prima di tutto voglio dire che non c’è dubbio che gli organi di applicazione della legge e le agenzie di intelligence faranno di tutto per trovare coloro che sono coinvolti. E questo nonostante il fatto che l’esecutore materiale dell’attacco sia rimasto ucciso, in base alle informazioni attualmente in passato”, ha aggiunto il premier, che ha confermato come le autorita’ russe abbiano preso una serie di decisioni al fine di controllare l’ingresso nella metropolitana, cosi’ come l’accesso ad altri mezzi di trasporto.