Russia, droga sull’Arctic Sunrise. Greenpeace “una calunnia”
09 Ottobre 2013
di redazione
Oltre all’accusa di pirateria, agli attivisti di Greenpeace arrestati in Russia, tra cui l’italiano Cristian D’Alessandro, potrebbe essere contestata anche l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Secondo il governo russo infatti a bordo dell’Arctic Sunrise sarebbero stati trovati semi di papavero e morfina. Ma Greenpeace ha risposto alle autorità russe dicendo che le accuse sono esclusivamente “una calunnia, una montatura pura e semplice. Possiamo solo supporre che le autorità russe si stiano riferendo alle attrezzature sanitarie che le nostre navi sono obbligate a trasportare per legge. La nave è stata perquisita in ogni angolo dagli ufficiali russi alcune settimane fa. Presumiamo quindi che la dichiarazione di oggi sia stata fatta per distrarre l’attenzione dalla crescente indignazione globale per il protrarsi della prigionia degli attivisti”.