Russia. Medvedev: “Identificato killer dell’Estemirova”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Russia. Medvedev: “Identificato killer dell’Estemirova”

15 Luglio 2010

L’assassino della giornalista e militante per i diritti umani Natalia Estemirova, uccisa un anno fa, è stato identificato. Lo ha annunciato oggi il presidente russo Dmitri Medvedev.

Rispondendo alla richiesta della cancelliera tedesca Medvedev ha affermato da Ekaterinburg che "il killer è stato identificato, e al momento gli inquirenti lavorano sul nome del mandante". Secondo le agenzie russe Medvedev ha detto che "l’indagine si svolge velocemente, ma in queste circostanze non esistono risultati altrettanto veloci, se il killer non è stato preso subito". I parenti di Estemirova, assieme ai colleghi dell’organizzazione per i diritti umani Memorial, hanno affermato oggi che ci sono dubbi sulle indagini per la morte della cronista. "Se all’inizio dell’indagine avevamo una speranza – ha detto il capo dell’organizzazione, Oleg Orlov – ora la stiamo perdendo. Temiamo che il delitto non venga investigato realmente". A Iekaterinburg, dove Angela Merkel è ospite di Medvedev, Memorial ha organizzato una manifestazione di protesta per il tardo pomeriggio. A Mosca e a San Pietronurgo, verranno inoltre indette azioni commemorative per Estemirova.

Esattamente un anno fa, il 15 luglio 2009, Natalia Estemirova, esponente del centro russo per i diritti umani Memorial, è stata rapita fuori dalla sua abitazione a Grozny, in Cecenia, e uccisa. Il suo corpo, che presentava colpi di arma da fuoco, è stato trovato sul bordo di una strada nella vicina repubblica di Inguscezia. Medvedev ha condannato l’assassinio e ordinato un’indagine di alto profilo. In una dichiarazione ha collegato l’assassinio di Natalia Estemirova con il suo lavoro in difesa dei diritti umani. L’attivista era esposta a gravi rischi a causa delle sue ricerche sulle più gravi violazioni dei diritti umani in Cecenia e per aver reso pubbliche le informazioni. Nel gennaio 2010, il primo ministro Vladimir Putin ha chiesto alle autorità locali di garantire condizioni sicure per il lavoro delle organizzazioni per i diritti umani nel Caucaso del Nord.

Gli attivisti di Memorial corrono notoriamente particolari rischi in Caucaso. Importanti organizzazioni non governative, a partire da Amnesty International hanno chiesto alle autorità russe di tutelare l’opera di Memorial, e di porre fine a persecuzioni e intimidazioni nei confronti dei colleghi. Un pericolo costante a fronte di una recrudescenza della violenza sia per la situazione generale in Caucaso, sia nelle ritorsioni, anche fuori dall’area. L’uccisione di Natalia Estemirova ha seguito quelle in piano centro di Mosca dell’avvocato per i diritti umani Stanislav Markelov e della giornalista Anastasia Baburova, avvenute nel gennaio 2009, e della giornalista Anna Politkovskaya, nell’ottobre 2006. Solo quattro mesi dopo, l’attivista per i diritti umani Zarema Sadulayeva e suo marito Alik (Umar) Dzhabrailov sono stati assassinati in Cecenia.