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Russia. Medvedev: “Mi potrei ricandidare a Cremlino”
24 Giugno 2010
di redazione
Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev ha ribadito durante il suo viaggio in Usa che non esclude di ricandidarsi alle prossime presidenziali del 2012, se riuscirà a sviluppare i suoi progetti e avrà il sostegno della popolazione.
"Se per quel periodo i miei progetti cominceranno ad attuarsi, se avrò il supporto del nostro popolo… se avrò il desiderio di continuare, allora non lo escludo", ha dichiarato in un incontro all’università di Stanford con esponenti dei circoli economici, scientifici e pubblici, come riferiscono le agenzie russe.
Medvedev ha già ripetuto più volte di non escludere una sua partecipazione alla corsa per il Cremlino, come pure il premier Vladimir Putin, che secondo molti analisti tra due anni tornerà a sedersi sullo scranno più alto.
La sua carriera politica è iniziata nel novembre del 1999, quando è diventato uno dei tanti amministratori di San Pietroburgo portati ai vertici dello Stato da Putin. A dicembre dello stesso anno è stato nominato capo delegato dello staff presidenziale. Dmitrij Medvedev è diventato uno dei politici più vicini al Presidente Putin durante le elezioni del 2000, quando è stato posto a capo del quartier generale della campagna elettorale. Dal 2000 al 2001 ha presieduto il consiglio di amministrazione di Gazprom, del quale ha fatto parte anche fra il 2001 e il 2002. Nel giugno dello stesso anno è ritornato presidente, posizione mantenuta fino al 2003, quando nel mese di ottobre ha sostituito Aleksander Vološin, divenendo capo dello staff presidenziale.
Nel novembre 2005 è stato nominato da Putin Vice-Primo Ministro, presidente del Consiglio per lo sviluppo dei progetti prioritari nazionali e presidente del Presidio del Consiglio. Dmitrij Medvedev è considerato un moderato liberale e pragmatico, abile amministratore e fedele di Putin. Dopo essere stato scelto come candidato alle successive elezioni presidenziali russe dal partito del precedente presidente Putin, Russia Unita, è stato eletto come successore di quest’ultimo, entrando in carica il 7 maggio.
