Russia mostra foto e video dei raid contro autocisterne con petrolio Isis
28 Dicembre 2015
di redazione
La Russia dichiara di aver colpito e distrutto 2.000 autocisterne, nel tentativo di fermare il traffico di petrolio al mercato nero gestito da Isis al confine tra Siria e Turchia. Moscha annuncia di aver contato circa 12.000 autocisterne in movimento tra i due Paesi, e per provare le dichiarazioni il Cremlino ha mostrato video e foto sul traffico dell’oro nero che rimpingua le casse del Califfato, 200.000 barili di greggio ogni giorno (da 3 a 1,5 milioni di dollari al giorno di incassi). Secondo Mosca, la Turchia continua ad essere il terminale delle rotte del contrabbando. Secondo alcuni osservatori, la denuncia che arriva oggi dai russi in realtà farebbe parte di una strategia di comunicazione con cui Mosca cerca di smarcarcasi dalle accuse di colpire non tanto e non solo Isis ma soprattutto i ribelli anti Assad. Una mossa che getta altra benzina sul fuoco delle relazioni tra Mosca e Ankara, dopo l’abbattimento del jet russo avvenuto il mese scorso, e le accuse mosse da Putin alla famiglia di Erdogan.