Russia sospesa dal G8, Putin vince ma pagherà un prezzo
19 Marzo 2014
di redazione
Il ministro degli esteri francese Fabius annuncia che la Russia non parteciperà ai prossimi lavori del G8, "abbiamo deciso di sospendere la partecipazione di Mosca", ha detto Fabius, mentre la diplomazia russa si fa beffe delle sanzioni. Secondo il consigliere diplomatico di Putin, Ushakov, le sanzioni suscitano "ironia e sarcasmo". Non c’è dubbio che Putin, in una premeditata strategia che ha tenuto dentro la minaccia del gas, il revancismo postsovietico sulla Crimea, il paragone con il Kosovo e gli appelli alla cristianità, sia riuscito ad ottenere il risultato che perseguiva. Estendere la zona di influenza russa riannettendosi la Crimea: il prossimo passo sarà probabilmente rafforzare i partiti filo russi nel parlamento ucraino per ribilanciare la situazione politica a Kiev dopo la fuga di Ianukovich. La Crimea e’ insomma un passaggio intermedio nei piani dello zar, tra la invasione della Georgia di qualche anno fa e probabili, nuove azioni rivolte verso altri Paesi come la Bielorussia o il Kazakistan, sempre nell’ottica di rafforzare la cintura di sicurezza russa. Ma un effetto delle sanzioni, se verranno rafforzate sopratutto dal punto di vista economico, sarà forse indebolire l’arma del gas. Sul medio e lungo periodo ciò potrebbe indebolire l’economia di Mosca. Non e’ chiaro con quali ripercussioni.