Ryanair: “Se andiamo via da Ciampino andremo via da Lazio”
27 Agosto 2008
di redazione
Ryanair non utilizzerà l’aeroporto di Viterbo per i suoi voli su Roma e se sarà costretta ad andare via da Ciampino andrà via dal Lazio. Lo ha ribadito il direttore marketing per il Sud Europa Alessia Viviani nel corso di una conferenza stampa.
"A Roma, dove gestiamo 22 collegamenti, dal 2002 abbiamo trasportato 15 milioni di passeggeri e quest’anno ne trasporteremo 3,5 milioni – ha detto Viviani – e se andiamo via da Ciampino andiamo via dal Lazio. Non andremo a Viterbo", ha chiarito Viviani riferendosi al progetto di trasferire tutti i voli low cost dallo scalo di Ciampino a quello di Viterbo. "I nostri passeggeri – ha spiegato – in sei anni si sono abituati a volare su Ciampino. Non riusciamo a capire perché ci impediscono di crescere, anzi ci riducono il traffico da 133 a 100 voli giornalieri, visto che abbiamo la flotta più giovane e più silenziosa d’Europa. L’Italia – ha sottolineato – è il secondo mercato dopo la Gran Bretagna e prima di Spagna e Germania. Per il 2008 prevediamo di trasportare 58 milioni di passeggeri mentre il nostro piano industriale prevede di raddoppiare traffico e utili entro il 2012. Lo scorso anno fiscale abbiamo registrato utili netti pari a 480 milioni di euro".
Viviani è poi tornata sulle polemiche relative alle cancellazioni delle prenotazioni effettuate su siti diversi da quello della compagnia. "Il provvedimento – ha ricordato – è scattato dall’11 agosto ma fa riferimento solo a quelle relative ai voli a partire dal 25 agosto. Ieri abbiamo mandato la nostra risposta alla richiesta di chiarimenti all’Unione europea ribadendo le nostre ragioni e cioè – ha spiegato – che questi siti violano il copyright e i termini di utilizzo del nostro sito, impongono costi nascosti superiori anche del 200% rispetto alle nostre tariffe e non forniscono i termini e le condizioni legali. Inoltre con i loro accessi questi siti bloccano il nostro". Per quanto riguarda l’Italia, ha aggiunto, "nessuna quantificazione sulle cancellazioni ma, in generale, dall’11 agosto sono notevolmente scese le prenotazioni effettuate da altri siti (che prima erano lo 0,5% su un totale di circa 58 milioni)".
Viviani si è soffermata poi sull’impatto del costo del carburante sui conti delle compagnie: "Il costo del carburante – ha precisato – è la spesa maggiore che dobbiamo sostenere e dall’anno scorso è raddoppiata a causa dell’ aumento del prezzo del barile. Dall’inverno metteremo a terra 15 velivoli all’aeroporto di Londra Stansted e quattro a Dublino. Il provvedimento durerà per tutto la stagione invernale. Malgrado questo non applichiamo e non applicheremo la sovrattassa sul carburante".
fonte: APCOM