Sabato sera di ordinaria follia per le vie dalla Capitale
13 Ottobre 2009
Stavamo raccogliendo notizie per un articolo sulla confusa situazione del condono sulle multe sì/no… boh, non si capisce e l’altrettanto caotica gestione della Gerit (lo pubblicheremo tra qualche giorno), ma sabato siamo rimasti sconcertati vivendo una serata di ordinaria follia. Passeggiando per il centro storico e precisamente tra Corso Vittorio e Campo de’ Fiori verso le 10 e 30 abbiamo assistito a uno spettacolo da non credere. Frotte di macchinette (di quelle che si guidano dai 14 anni con il semplice patentino) invadevano le strade, marcianti o parcheggiate. Come testimoniano le foto che pubblichiamo, ogni brandello di strada era considerato buono per passare e parcheggiare.
“A Franco mettite qua che c’entri!”, esclama il pischello di turno all’amico in cerca di un posto, il quale con quell’ultima reminescenza di educazione e senso civico, risponde: “Ma blocco il passaggio!”. E l’altro furbastro e deciso: “Nooo no ce passeno!”. Il passaggio lasciato è appena utile ai pedoni per scendere dal marciapiede uno alla volta. E’ uno spazio con strisce pedonali? Ma sì vabbè che ce frega, l’artri c’aspetteno ar Campo e se dovemo sbriga’! Per un attimo pensiamo-speriamo sia la scena di un film su una Roma del futuro giunta ormai al collasso, ma ci guardiamo intorno e non vediamo macchine da presa. E’ tutto vero! Non possiamo evitare di scattare una foto. Ci guardiamo intorno e ci rendiamo conto che Piazza della Cancelleria è diventata un parcheggio con la carreggiata ridotta da più di dieci metri a tre scarsi, giusto lo spazio per un senso unico alternato. Anche nei momenti di vero delirio del parcheggio non c’era mai capitato di assistere a tanto.
Pensiamo di aver visto già abbastanza da trarne una conclusione amara sulla degenerazione dei parcheggi in una piazza del centro, ma non abbiamo ancora raggiunto il meglio. Proseguendo per Corso Vittorio Emanuele all’altezza di via Sora troviamo un altro bell’esempio di come si debba parcheggiare in modo giovane e fresco. In questo caso ispirandosi a una macchina “adulta” poco più avanti: direttamente sul marciapiede senza pensarci su troppo. Ma sì, in fondo quei quattro straccioni che arriveranno sul marciapiede “ce passeno”.
Giriamo verso Via del Pellegrino con ancora negli occhi quei rari modelli di civismo e troviamo l’apoteosi del parcheggio alla “chissenefrega”: le macchine o i pedoni che arrivino da via Monserrato per andare verso via dei Banchi Vecchi devono fare lo slalom. Di cosa? Ma certo di due macchinette, piazzate belle belle in mezzo alla strada.
Fantastico. Possiamo essere più che contenti e colmi di speranza. Le nuove generazioni sanno come comportarsi e hanno imparato benissimo la lezione: a Roma, soprattutto di sabato sera, si parcheggia “come ce pare tanto nun passa manco ‘n vigile a pagallo oro”…
E se invece a questi bravi ragazzi, ma anche ai loro degni genitori, comminassimo multe che prevedano il sequestro della macchina e il pagamento di una bella cauzione per un parcheggio sul marciapiede, sulle strisce o davanti a uno scivolo per disabili? E’ una misura troppo di destra?