Sacconi: “Dobbiamo passare dallo Statuto dei Lavoratori allo Statuto dei Lavori”
21 Gennaio 2013
di redazione
"La prossima legislatura dovrà essere segnata da un vero e proprio salto di qualità delle politiche per il lavoro", lo dice il senatore Maurizio Sacconi. "L’emergenza occupazionale invoca infatti lo storico passaggio dal rigido e complesso Statuto dei lavoratori ad un semplice e adattabile Statuto dei Lavori fatto di poche norme inderogabili per tutti e di tanta autonomia regolatoria degli accordi aziendali e interaziendali in base all’art. 8 della manovra 2011".
"Noi ci candidiamo non solo a cancellare tutte le rigidità e le complicazioni introdotte dalla legge Fornero", prosegue Sacconi, "ma soprattutto a costruire questo nuovo testo unico, pronti – come abbiamo dimostrato di saper fare – ad opporre la più ferma resistenza ai veti della cgil e della sinistra".
"In un contesto di regole semplici trova valore ogni riduzione del cuneo fiscale sul lavoro: dall’azzeramento dei contributi per l’apprendistato e i contratti a tempo indetrminato dei giovani, alla tassazione agevolata del salario di produttività, all’eliminazione del fattore lavoro nel calcolo dell’irap".