Sacconi: “Monti-Bersani hanno imposto la legge Fornero e ora la difendono”
02 Febbraio 2013
di redazione
Le proposte di Monti sul lavoro hanno un limite inesorabile. Assumono a base la legge Fornero così tanto voluta dal premier in accordo con la sinistra politica e sindacale. Eppure, il fallimento di questa controriforma è sotto gli occhi di tutti: blocca la conferma dei contratti a termine, delle collaborazioni, dei lavori intermittenti, dei lavori accessori e non incoraggia i contratti a tempo indeterminato che pure costano di più.
"D’altronde – ha proseguito il Senatore – essa è stata varata dopo una lunga consultazione conclusasi con il parere contrario delle imprese artigianali, commerciali, agricole, turistiche, terziarie, industriali. Che, non a caso, nei loro manifesti pre-elettorali ne hanno chiesto l’abrogazione o il radicale cambiamento. Il tasso di disoccupazione e’ passato in un anno di Governo Monti dall’8,8% al 11,2% con una inversione del rapporto con la media europea".
Noi proponiamo subito tre decisioni del nuovo governo:
1) cancellazione legge Fornero
2) detassazione contratti permanenti dei giovani per cinque anni
3) maggiori risorse per ammortizzatori sociali ed esodati.
"E poi – ha concluso Sacconi – vogliamo passare dal complesso e rigido Statuto dei Lavoratori al semplice Statuto dei Lavori ipotizzato da Marco Biagi, fatto di poche norme universali e di tanta libertà negoziale nelle aziende, quale è consentita dall’art.8 della manovra 2011 che noi abbiamo voluto e che la sinistra vuole abrogare. Le semplificazioni di Ichino, nel disperato tentativo di mediare con la sinistra nella quale è cresciuto, si sono sempre risolte in astruse complicazioni. La sinistra deve quindi essere sconfitta e non soccorsa, come vuol fare Monti".