Sacconi: “Una grande Convenzione programmatica per il centrodestra”
13 Luglio 2014
L’intervista rilasciata oggi al Corriere dal presidente dei senatori di Ncd, Maurizio Sacconi, è importante perché analizza nel dettaglio le "constituency" del Nuovo Centrodestra, i vecchi blocchi sociali o i più moderni segmenti elettorali che determinano la vita e la vitalità di una forza politica.
Sacconi guarda al mondo contadino e alla Italia produttiva, alle Pmi, ai liberi professionisti, ai commercianti e agli artigiani: "il nostro capitalismo popolare e molta parte del lavoro dipendente di ispirazione cristiana", aggiunge. Una destra fatta di "principi, visione e di azione".
I principi della tradizione nazionale, un concetto caro al presidente Sacconi. La visione di una Europa che sappia "riaprire il dialogo con la Russia, la Turchia e con Israele". Una azione di governo capace di "ricomporre la nazione e lo Stato unitario dopo il federalismo disordinato".
La nuova "destra di governo" sta dimostrando tutta la sua responsabilità sulle riforme costituzionali, ma "il vero processo di composizione della destra di governo sarà sui provedimenti dei prossimi mesi. Che saranno decisivi per capire come si comporterà ciascuno. E se la sinistra riformista sarà davvero tale".
Sacconi guarda in avanti: "Immagino una grande Convenzione programmatica" del centrodestra, "magari promossa da giovani". Musica per le orecchie delle centinaia di ragazzi che da ieri, a Sorrento, stanno animando la Summer School di "Costruiamo il futuro".