Sale disoccupazione, persi 97 mila posti
01 Aprile 2016
La disoccupazione risale ridotti gli incentivi per le assunzioni. Secondo i dati Istat, a febbraio il tasso di disoccupazione è in lieve rialzo (11,7%), ma il taglio degli incentivi produce 97 mila occupati in meno. La manovra 2016 ha prorogato gli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, riducendone però l’importo, dal 100% al 40%, e la durata, da più di tre anni a due, oltre al limite massimo di esonero (da 8.060 euro a 3.250).
Istat fotografa anche il dato della disoccupazione tra i giovani, pari al 39,1%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. Dopo la crescita di gennaio 2016 (+0,3%, pari a +73 mila occupati), a febbraio la stima di chi lavora diminuisce dello 0,4% (-97 mila persone occupate), in particolare uomini e donne tra i 25 e 49 anni. Su base annua invece il numero di occupati è in crescita dello 0,4% (+96 mila, +238 mila i dipendenti a tempo indeterminato), mentre calano sia i disoccupati (-4,4%, pari a -136 mila) e gli inattivi (-0,7%, -99 mila).
Il tasso di occupazione, pari al 56,4%, cala di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Il calo occupazionale, spiega l’Istat, è determinato dai dipendenti (-92 mila i permanenti e -22 mila quelli a termine), mentre registrano un lieve recupero gli indipendenti (+17 mila). Per i dipendenti a tempo indeterminato si tratta del primo calo dall’inizio del 2015.
Per Istat la crescita registrata a gennaio 2016 (+0,7%, +98 mila), “presumibilmente era associata al meccanismo di incentivi introdotto dalla legge di stabilità 2015”, mentre “il calo registrato nell’ultimo mese riporta la stima dei dipendenti permanenti ai livelli di dicembre 2015”. “Per i dipendenti a termine prosegue la tendenza negativa gia’ osservata dal mese di agosto 2015”.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, parla di oscillazioni ma dice che il trende resta positivo. Il mercato del lavoro è legato a “oscillazioni congiunturali” determinate da “una situazione economica che presenta ancora incertezze. Queste oscillazioni non modificano, comunque, la tendenza positiva dell’occupazione nel medio periodo: su base annua, si registrano 136 mila disoccupati in meno e 96 mila occupati in più”.
Non la vede così Confcommercio che invece conferma la “debolezza della ripresa”. “Saranno molto lunghi i tempi di recupero degli occupati persi durante la crisi, ad oggi ancora oltre le 700mila unita’ rispetto al massimo di aprile 2008”. Secondo Confesercenti il taglio degli sgravi spegne la fiammata dell’occupazione: “ancora un dato in chiaroscuro che conferma il clima di incertezza tra le imprese”. Federconsumatori e Adusbef parlano infine di “nuovi segnali drammatici” e invocano “una svolta”. Renzi, in viaggio in America, non commenta.