Sale il bilancio delle vittime dei terremoti in Emilia: 17 morti e 350 feriti
30 Maggio 2012
“La voglia di tutti gli abitanti di San Felice sul Panaro era quella di ricominciare ma per ora questa voglia è soffocata dalla paura, dalle poche sicurezze che abbiamo, dalle scosse che ci logorano”. Sono le parole del sindaco di San Felice, Alberto Silvestri, che raccontano i sentimenti della popolazione locale. Persone che hanno perso tutto o quasi nell’ondata di terremoti iniziata il 20 Maggio scorso, un’ondata che da allora non si è più fermata. Solo ieri notte si sono verificate 41 scosse, la più potente con magnitudo 3.8.
E’ salito a ventiquattro il bilancio delle vittime dei due terremoti, con il ritrovamento del cadavere di quello che era l’unico disperso Biagio Santucci, un operaio della Haemotronic di Medolla. Trecentocinquanta i feriti. Oltre 14000 gli sfollati. Non è bastata l’organizzazione della Protezione Civile, che era riuscita ad assicurare solo 7000 posti letto durante la prima emergenza. Non poteva bastare, con le città di Cavezzo e Medolla praticamente rase al suolo dai due violenti sismi di magnitudo 5.9 e 5.8 che si sono susseguiti negli ultimi giorni. E ora si comincia a fare il conto dei danni.
“Abbiamo un intero sistema produttivo devastato, con la piccola e media industria che rischia di non risollevarsi più. Da soli non ce la faremo”. E’ quanto afferma Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia, che spera nell’intervento del governo per trovare delle soluzioni a questa sciagura, che rimotivino gli imprenditori che hanno subito danni dai sismi.
Una richiesta, quella di Delrio, che verrà presa in considerazione durante il Consiglio dei ministri iniziato alle 10.15 di stamattina. Secondo una nota ufficiale di Palazzo Chigi, il Cdm ha deciso di aumentare di 2 cent l’accisa sulla benzina, per poter finanziare le opere di ricostruzione. Durante l’incontro al Senato relativo al ddl di riforma del mercato del lavoro, il ministro del Welfare, Elsa Fornero, ha dichiarato: “È stato il lavoro il vero epicentro del sisma”, riferendosi alle 10 vittime che, al momento dei crolli, si trovavano nei capannoni a lavorare. “Rivolgo – ha continuato la Fornero – un dovuto e vibrante atto di omaggio ai lavoratori che sono morti sotto le macerie della fabbrica in cui avevano ripreso il lavoro dopo il terremoto della scorsa settimana”. Secondo la prima stima di Coldiretti, i danni per il solo settore agroalimentare ammonterebbero ad almeno 500 milioni di euro, che si sommano ai 500 milioni necessari a sostenere l’industria biomedicale, una delle maggiori fonti di reddito della zona.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha intanto escluso l’annullamento della parata militare del 2 Giugno per ridestinarne i fondi ai terremotati, un’iniziativa che per tutta la giornata di ieri era stata promossa dai social network, Twitter in testa. Carlo Giovanardi, senatore del Pdl, ha invitato il governo a procedere dapprima mettendo in sicurezza gli edifici danneggiati, finanziando i lavori con “una piccola tassa sugli sms”. Inoltre, durante il suo intervento nel corso della trasmissione “Agorà”, ha dichiarato che “bisogna imparare a convivere con il terremoto: la cultura deve essere quella di costruire e di vivere con il rischio sismico”.
Un’osservazione che trova l’appoggio dei geologi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che spiegano come i fenomeni sismici, una volta ‘risvegliati’, possano proseguire anche per anni. E’ tuttavia uno scenario in fase di valutazione, soprattutto considerando che le mappe del rischio sismico della regione non sono ben definite e che tutto potrebbe essere riconsiderato, qualora fosse provata l’apertura di una nuova faglia nella regione.