Saltato nuovo piano sicurezza Iraq/Usa
13 Giugno 2008
di redazione
Il nuovo piano di sicurezza a lungo termine tra gli Usa e l’Iraq è in fase di stallo perché, secondo al-Maliki, gli americani starebbero invadendo la sovranità del governo di Baghdad.
“Abbiamo raggiunto un punto morto, perché quando abbiamo cominciato a trattare, abbiamo scoperto che gli Stati Uniti pretendevano d’infrangere la nostra sovranità, cosa che non potremmo mai accettare”, ha dichiarato il Primo Ministro iracheno Nouri al-Maliki parlando in arabo durante una visita in Giordania.
L’accordo in oggetto riguarda la possibilità per le truppe statunitensi di rimanere in Iraq dopo il 31 dicembre prossimo, data in cui scadrà il mandato dell’Onu. Altri accordi riguardano l’assetto economico e quello della sicurezza nazionale.
Per gli iracheni, l’oggetto del contendere riguarda soprattutto la richiesta sa parte americana di poter combattere il terrorismo a modo loro. Per farlo i soldati Usa devono avere mano libera in territorio iracheno.
“Non possiamo estendere il permesso che le forze Usa hanno di arrestare gli iracheni o prendersi la responsabilità di combattere il terrorismo in maniera indipendente, o ancora, di lasciare i cieli e i mari iracheni a loro diposizione”.
Tuttavia, il punto focale del problema sembra essere la richiesta, da parte americana, di immunità legale per i soldati, cosa che – ha fatto sapere Maliki – “rigettiamo totalmente”