Salva Banche, comitati in piazza contro Governo e Bankitalia

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Salva Banche, comitati in piazza contro Governo e Bankitalia

22 Dicembre 2015

Con slogan come "Vogliamo i nostri soldi" e cori "vergogna, vergogna" oggi almeno 200 manifestanti del Comitato vittime del Salva banche si sono dati appuntamento a Roma, marciando da via Nazionale fino alla sede della Banca d’Italia, per protestare contro la stessa Bankitalia e il ruolo avuto dal governo dopo la vicenda dei crack bancari che hanno coinvolto Cassa di Ferrara, Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti.

 

C’erano risparmiatori, pensionati, piccoli azionisti, in un corteo organizzato da Adusbef e Federconsumatori, che ha avuto momenti di tensione quando i manifestanti hanno puntato, senza averne la autorizzazione, verso la sede della Banca d’Italia. Il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, ha cercato allora di bloccare il corteo, "queste persone non devono rovinare tutto con azioni sconsiderate". A bloccare i manifestanti ci hanno pensato comunque le forze dell’ordine, in modo ordinato e permettendo a una delegazione di dirigersi verso Banca d’Italia.

 

I manifestanti hanno attaccato con slogan e cartelloni il premier Matteo Renzi, il governatore Visco e il presidente della Bce Mario Draghi. "No alle speculazioni, siamo stati truffati", la frase che si è sentita ripetere più spesso. Presente alla manifestazione anche una delegazione del Movimento 5 Stelle, mentre Sinistra Italiana chiede una commissione d’inchiesta, proposta già avanzata da Forza Itala e che potrebbe rivelarsi parecchio spinosa per Renzi. Altri slogan contro il "terrorismo finanziario", il Monopoli si trasforma nel "Renzopoli" e c’è chi tira in ballo anche Consob.

 

"Il Governo trovi una soluzione per rimborsare i risparmiatori: il fondo stanziato è un’elemosina", ha detto il presidente di Adusbef Lanutti, "servono rimborsi integrali". Cantone? "Solo una foglia di fico". "Chi ha sbagliato deve pagare, Visco e Vegas devono stare in galera se no tra tre anni siamo da capo," ha aggiunto Lanutti, che se l’è presa anche con Mattarella invocando papa Francesco, l’unico, sempre secondo Lanutti a non essere "un burattino della finanza". 

 

Stessi toni nella lettera che le associazioni dei consumatori hanno inviato al Pontefice, un florilegio di governi sordi e tecnocrati ("cleptocrati europei di Troika e Bce"), un tono un po’ messianico e apocalittico sul "mondo che va verso la catastrofe". Insomma se i presupposti per manifestare contro quello che è accaduto ci sono, e se il corteo di oggi complica le cose per il Governo, attenzione però a non ricadere in stereotipi già sentiti e al limite del complotto.