Salvini difende Conta, “In mutande ci ha lasciato lo Stato”
15 Dicembre 2013
di redazione
Matteo Salvini, il nuovo segretario della Lega Nord, difende il presidente di Regione Piemonte Roberto Cota dal Lingotto di Torino sul caso "Rimborsopoli". "Roberto," dice Salvini, "non c’è nulla di cui devi chiedere scusa". E ancora: "Basta rompere le palle a Roberto Cota". Sul caso, secondo Salvini, bisognerà attendere un pieno accertamento dei fatti da parte della magistratura. "Alle elezioni di maggio prendiamo il 10% andiamo a ricostruire sia l’Europa che lo Stato", spiega il segretario, che rivuole indietro la Lega delle origini, la battaglia per l’indipendentismo e spara a zero sull’euro. I giornalisti nel caso di Cota hanno solo fatto un "linciaggio vergogno e schifoso", d’ora in avanti chi non racconterà in modo obiettivo la Lega, potrà "uscirsene a calci in culo perchè di pennivendoli speculatori non abbiamo bisogno. Andate a fare i giornalisti da un’altra parte se la Lega vi fa schifo". E ancora: "Ci rompono i coglioni con le mutande. Con uno stato ladro che ci ha lasciato in mutande, senza la Lega questo Stato sarebbe già fallito e probabilmente sarebbe un bene". "A qualcuno", spiega Salvini, "in Piemonte rode il fatto che la Lega sia al Governo, in Regione non lavorano gli amici degli amici degli amici, dei cugini benpensanti , a qualcuno rode che grazie alla Lega i consiglieri regionali hanno avuto lo stipendio dimezzato e i cittadini piemontesi risparmiano 30 milioni di euro l’anno".