Salvini, la maglia della Polizia di Stato? Lo farò per sottolineare le dure condizioni di lavoro e vita
17 Agosto 2016
Il leader della Lega, attraverso una nota su Facebook: “Sono orgoglioso della stima che molte donne e uomini delle forze dell’ordine hanno nei nostri confronti che li ha portati a regalarmi magliette, cappellini, giubbotti, felpe, divise. E li reindosserò. Per denunciare le condizioni infami di lavoro, i turni insostenibili, i blocchi degli stipendi, l’età avanzata, la difficoltà di lavorare delle forze dell’ordine ho messo la maglietta della Polizia di Stato. Qualche sindacalista ha detto di volermi denunciare. Denunciatemi, chi se ne frega”.
E mentre donava il sangue all’Avis ha colto l’occasione per commentare:”Ho fatto un giro per Milano questa mattina presto e ci sono alcune zone della città che non sono Italia, non sono Europa, ma sono totalmente in mano agli immigrati. Il problema è che fino a che ne sbarcano mille al giorno e ne espelliamo uno al giorno i controlli non saranno mai sufficienti. Salvini è convinto che bisognerebbe fermare “qualsiasi tipo di arrivo, perché le presenze che già ci sono sono più che sufficienti e più che preoccupanti. Se continuano gli arrivi e mancano i controlli, i controlli a campione non servono a un accidente”.
Intanto sulla polemica della maglietta della polizia è intervenuto a sostegno del leader della Lega, il sindacato Ugl-LeS Polizia e il segretario generale intervenuto alla trasmissione ‘Un giorno speciale’: “Dobbiamo ringraziare ancora una volta Salvini che ci ha permesso di parlare di quelle che sono le vere criticità della Polizia di Stato. A noi non dà fastidio che Salvini indossi la nostra maglietta perché ci omaggia e riaccende i riflettori sulle condizioni in cui versa la Polizia. Ciò che mi colpisce è che in questa polemica sia stato coinvolto anche il presidente Berlusconi, l’unico a venire incontro alle forze dell’ordine e agli stessi cittadini. Tralasciamo le beghe estive e lavoriamo, ora, per una riforma epocale della Polizia di Stato, ancora in preda a logiche retrograde”.