Salvini non fare la fine di Tsipras
08 Giugno 2015
Salvini alle Regionali ha superato Forza Italia e questo è un fatto di cui bisogna tenere conto, soprattutto ora che il buon esito delle elezioni spinge il segretario leghista a candidarsi alla guida del centrodestra. Ma proprio i voti presi dovrebbero suggerirgli più cautela e un atteggiamento responsabile, l’unico disponibile per chiunque abbia ambizioni di governo. Dal segretario della Lega ci si aspetterebbe insomma proposte più realistiche, il contrario della strategia elettorale che fin qui è stata solleticare la pancia degli elettori con una propaganda urlata e aggressiva.
Invece Matteo straparla. Nel suo continuo gioco al rialzo non basta più uscire dall’euro e strappare i trattati dell’Unione, come ha detto ieri su Sky aggiungendo che bisogna chiudere le Nazioni Unite, “un ente inutile”. Il giorno prima si era spinto anche oltre, affermando che lo Stato deve affittare un’isola deserta italiana per metterci Rom e clandestini. Ora, a parte il fatto che sarebbe meglio lasciare lì dove sono le nostre isole, visto che parliamo di patrimoni naturali o territori a vocazione turistica che non si capisce perché debbano cambiare destinazione d’uso, la verità è che se continuerà su questa strada Salvini farà la fine di Tsipras.
Tanti voti, tante parole incendiarie, illudere i suoi mostrando i muscoli ma una volta che Tsipras è arrivato al Governo si è cacciato in un mare di guai: la sinistra greca non riesce a partorire un progetto politico verosimile che abbia il consenso dell’Europa e nello stesso tempo non può mantenere le promesse fatte agli elettori. Tsipras prende disperatamente tempo – le calende greche, ha detto qualcuno ironizzando – ma la verità è che se la Grecia uscisse dall’euro per Atene sarebbe un disastro. Salvini corre lo stesso rischio, perseverando con l’eurofobia e altre amenità finirà per ritrovarsi in un vicolo cieco. Nel frattempo, deprime vedere chi in Forza Italia invece di alzare paletti contro il populismo si finisce per assecondarlo.