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Salvini sfiducia Alfano per avere due minuti di celebrità
26 Marzo 2014
di Ronin
Una mozione di sfiducia per Alfano. Matteo ha lo stesso nome del premier ma purtroppo (per Salvini) il primo deve sforzarsi molto di più del secondo per avere due minuti di pubblicità. Così il giovane segretario leghista dopo averci deliziato con la proposta di indipendenza della Lombardia – vecchio arnese padano che può sempre scendere dalla soffitta – trova anche il tempo di attaccare il ministro dell’interno.
Salvini annuncia una mozione di sfiducia al Governo per lo "smantellamento della sicurezza", ottenuto "con i decreti svuota-carceri, l’abolizione della Bossi-Fini e i tagli alle Forze dell’Ordine". Secondo Salvini si tratta di "politiche inaccettabili per un ministro che, sulla carta, si dichiara di centrodestra". Inutile dilungarsi sul tipo di carta che è abituato a maneggiare Salvini con certe sue bordate propagandistiche: dalla Lega ne abbiamo viste e ascoltate tante e di tutti i colori.
Ma come avviene con l’illusionista pentastellato è bene tradurre dall’orwelliano in italiano. Il decreto svuota-carceri, infatti, se non venisse applicato ci costerebbe milioni di euro vista la situazione del sovraffollamento delle nostre prigioni e la minaccia che ci pende sul capo dopo la condanna della corte europea. La Bossi-Fini non è stata affatto annullata, anzi, si vuole migliorare un testo che ormai risale a molti anni fa accelerando le procedure di espulsione che non funzionano, tema che dovrebbe essere caro ai leghisti (e sui risultati della operazione Mare Nostrum la Lega ha pure da ridire?).
I tagli alle forze dell’ordine, infine, sono una stilettata spuntata perché, come ha spiegato bene Alfano, di efficienza e non di tagli si tratta. In ogni sistema complesso, compresa la sicurezza, si puo "do more with less", come diceva il fiscal conservative Bloomberg. Purtroppo sappiamo che nella neolingua semplificata del leghismo i provvedimenti non si commentano, si insultano. Ma gli slogan elettoralistici, ultimamente, non hanno portato bene alla Lega Nord.
