Sanitopoli pugliese, ora spunta D’Alema

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Sanitopoli pugliese, ora spunta D’Alema

19 Aprile 2012

Regali, appartamenti, auto di lusso, autisti a disposizione, accreditamenti allo stadio, raccomandazioni, favori, corsie preferenziali e malaffare di tutti i tipi nella malasanità democratica. Una nuova bufera giudiziaria, l’ennesima in Puglia, scuote i Ds. E nelle carte dell’inchiesta, con 47 indagati, sugli accreditamenti alla Kentron, una casa di cura di Putignano, oggetto delle attenzioni dei pm di Bari da più di tre anni, oltre all’immancabile indagato Alberto Tedesco (l’ex assessore alla Sanità diventato senatore del Pd, plurindagato) spuntano i nomi di Massimo D’Alema, di Nicola Latorre e del fratello Bernardo, dell’ex vicepresidente regionale Sandro Frisullo (già agli arresti per la vicenda escort Tarantini) e di tutto l’entourage locale di Baffino. Uomo di raccordo del presunto malaffare, plurintercettato dalla guardia di finanza, è l’imprenditore Francesco Ritella, definito dagli investigatori «dominus» della Kentron.

IL DOMINUS DI MASSIMO – Ritella, indagato, è dunque, l’uomo al centro del presunto sistema di favori nella sanità privata. E nelle 997 pagine del rapporto dei baschi verdi consegnato ai pm Di Geronimo e Bretone esce di tutto. Da leggere tutto d’un fiato. Putignanese doc «Ritella Massimo è socio di un gran numero di società, verosimilmente non operative – nel settore dei supermercati e delle carni. Ricopre la carica di Presidente nella società di calcio Noci A.D. Pur non dichiarando alcun reddito conduce una vita agiata», auto di lusso, appartamenti in centro a Bari e Roma, immobili di valore.

LUSSO E CHAMPIONS – «Il suo nome è risultato implicato nelle vicende del crac miliardario del gruppo Carlone» supermercati di Bari. Per la Gdf «È faccendiere con conoscenze nel mondo politico e dell’alta finanza. Si presenta come persona vicina all’allora presidente dei Democratici di Sinistra, a cui ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa della madre. Ha avuto contatti su Roma con il segretario particolare del Presidente dei Ds, Giuseppe Fortunato. Ha occupato in tribuna d’onore allo stadio Olimpico di Roma posti riservati a nome del Presidente dei Ds per assistere alla partita di Champions League della Roma contro il Manchester United; ha incaricato il suo amico Mimmo, usuario di un’utenza intestata ai Ds, di provvedere per il regalo al Presidente, ha messo a disposizione un’auto, e relativo autista, per un altro rappresentante di vertice dei Ds di rientro a Roma da Lecce».
E ancora. «Ha trascorso il capodanno 2008 in Spagna in compagnia dell’allora vice Presidente di Giunta della Regione Puglia, Frisullo Sandro, con il quale è stato in frequente contatto telefonico e periodicamente si è incontrato. Dall’autista di Frisullo si è fatto recapitare una bozza del Bilancio Regionale da approvare. Ha avuto contatti telefonici con De Santis Roberto, consulente di impresa e lobbista con molteplici conoscenze nel mondo politico». E qui viene il bello.

APPARTAMENTO PER I BIG – «Dispone di un appartamento – a spese della Kentron – in pieno centro a Roma gestito dal suo amico Mimmo dei Ds, che a sua volta, sembra lo «amministri» mettendolo a disposizione (sempre dopo l’avallo di Ritella) per il personaggio del momento». Un personaggio a disposizione di tutti e per tutti i vertici dei Ds. Un «potentissimo», Ritella, secondo la guardia di finanza. Che in una telefonata intercettata viene così etichettato da una dirigente della Regione interessata a lanciarlo, che lo incensa oltre misura. «Una cosa comunque è certa Ciccio, che quello che dice Francesco poi, un po’ alla volta si verifica! Francesco appartiene alle sfere alte, allora il Ds proprio il Ds non il Partito Democratico, ma il Ds». E di seguito: «Nel Partito Democratico, è inutile che ce lo vogliamo togliere dalla mente quelli che contano sono i Ds … e basta! Punto, finito!». L’interlocutore si intromette: «D’Alema guarda quello si sta zitto, zitto…zitto, zitto ma sta dietro». E la donna: «No! Quello fa solo fatti! Basta non esiste proprio…».

DA «MIMMO X» A MASI – Nel prosieguo del rapporto la Gdf snocciola una per una le telefonate di Ritella evidenziando la vasta «rete» dell’imprenditore, locale e nazionale. «Il contesto relazionale in cui si muoveva», per dirla con linguaggio burocratico della polizia giudiziaria. E allora ecco Ritella interfacciarsi con l’ex segretario generale della presidenza del Consiglio, Mauro Masi, col solito Mimmo dei Ds sul regalo da fare al presidente D’Alema, sul viaggio a Barcellona con Frisullo, sulla necessita di «fare da intermediario tra Giuseppe Fortunato e Lello De Gennaro» e tanto ancora.

Intercettazioni solo riassunte, che preoccupano l’entourage di D’Alema perché a giorni verranno rese pubbliche integralmente. Anche Nicola Latorre, parlamentare dalemiano, viene beccato ripetutamente al telefono, come quando discute con un un amico su un presunto «accordo delinquenziale» tra due dirigenti per la gestione di un centro di riabilitazione a San Giovanni Rotondo.

ASSESSORATO CRIMINALE – Le attenzioni della Gdf si concentrano poi sull’ufficio «criminale» che decideva le autorizzazioni agli accreditamenti ai privati in quell’assessorato alla Sanità della Regione Puglia targato Pd. Sui veleni e gli intrallazzi che tante inchieste sin qui sviscerate stanno portando alla luce con il coinvolgimento anche del plurindagato governatore Nichi Vendola. La sentenza finale è bestiale: «Questo è il Settore Programmazione e Gestione Sanitaria dell’Assessorato alle Politiche della Salute ed è in questo ambiente, pervaso dal malcostume e da una totale assenza di senso di responsabilità per l’amministrazione della cosa pubblica, in totale spregio delle regole e dei principi di probità, imparzialità e trasparenza, che distinti comitati di affari hanno trovato, ramificarsi sino al punto da condizionare il corso e l’esito delle procedure amministrative di autorizzazione e accreditamento al Ssr delle strutture sanitarie private».

(tratto da Il Giornale)