Sap si scusa a Napolitano, “nostri applausi travisati”
04 Maggio 2014
di redazione
Il Sap, il sindacato di polizia finito nelle polemiche dopo gli applausi agli agenti condannati per l’omicidio di Federico Aldrovandi, scrive al Presidente della Repubblica Napolitano. Dopo le accuse di aver disonorato la divisa e l’aggettivo "indegno" usato dal Capo dello Stato nella lettera alla madre di Aldrovandi, il segretario del sindacato autonomo di polizia – Gianni Tonelli – invia una missiva di "ammenda pubblica" al Colle, per dire che "l’applauso dura appena 38 secondi", e che "non è in alcun modo riconducibile alla tragica morte del giovane e al dolore della famiglia verso la quale nutriamo sinceri sentimenti di deferente rispetto". Scrive Tonelli che "la autorevole e perentoria censura" espressa da Napolitano "rappresenta per la mia persona un marchio di infamia e un fardello di vergogna e sofferenza dai quali non riuscirò mai ad affrancarmi". Secondo il segretario del Sap "le nostre azioni sono state artatamente travisate", mentre invece erano solo dirette ai "colleghi che tutti i giorni sulle strade con dedizione, professionalità e mal corrisposti, chiedono solamente di poter tutelare i diritti dei cittadini, la legalità, la pacifica convivenza e l’ordine costituzionale".