Sarà l’acqua il petrolio del terzo millenio
03 Giugno 2008
Ai margini della Conferenza generale della FAO, dobbiamo constatare che questo secolo sarà caratterizzato dai grandi problemi dell’acqua, che affiancheranno quelli dell’energia, nati nel secolo scorso.
La scarsità della risorsa acqua rispetto ai fabbisogni colpirà (e ha già cominciato a farlo) sia gli usi irrigui che quelli potabili. Primo problema sarà quello di perfezionare e sviluppare le tecnologie per il recupero dell’ acqua:
– ricerche idriche e perforazione, anche a grandi profondità;
– razionalizzazione degli attuali usi delle acque, dalla fonte al consumo;
– depurazione e potabilizzazione delle acque inquinate;
– desalinizzazione delle acque marine.
La mappa idrogeologica del globo è in continuo aggiornamento e rifacimento, anche in seguito ad eventi tellurici spesso del tutto imprevedibili (si vedano le recenti tragedie cinesi ). Tenuto conto della progressiva importanza economica e strategica dell’acqua, sembra indispensabile perfezionare questa mappa, con continui aggiornamenti. Le tecnologie di ricerca e perforazione possono essere aggiornate e sviluppate, al pari di quelle che sono e sono state adottate nel settore degli idrocarburi. D’altro lato si possono ancora trovare giacimenti di acque salmastre, parzialmente utilizzabili in agricoltura o per la piscicoltura, che tuttavia, per un loro impiego ottimale, richiedono trattamenti industriali. Almeno il 90% delle ricerche di acqua nel mondo è fatto con sistemi arcaici. Se fossero per esempio messe a punto macchine semplici per l’individuazione dell’acqua nel sottosuolo, probabilmente avrebbero un enorme successo di mercato. D’altro lato l’assetto idrogeologico “regionale” deve essere attentamente valutato e sviluppato sulla base di conoscenze tecniche e scientifiche certe e non presunte e di scelte di sviluppo e non di conservazione. Quindi: tecnologie di ricerca dell’ acqua; tecnologie per l’uso delle acque salmastre; tecnologie di controllo dell’assetto idrogeologico della “crosta" terrestre.
L’attuale uso delle acque potabili e irrigue è in genere, nel mondo, lasciato ad una logica casuale e il più delle volte diseconomica. L’uso della sorgente, il trasporto delle acque e il loro uso finale ,richiedono strumenti tecnici di razionalizzazione, che solo iniziative tecnologiche e innovative industriali possono mettere a punto e proporre. Comune denominatore di queste iniziative è l’eliminazione dello spreco dalla fonte all’uso finale , sia esso potabile , che irriguo. Sono noti e ampiamente discussi questi enormi sprechi nell’uso delle acque. Ci vogliono ora soluzioni tecniche e impiantistiche adeguate alle necessità e al valore sempre più importante dell’acqua sul mercato: impiantistica di sorgente; pompaggio di distribuzione; reti di trasporto; reti di distribuzione : impianti per gli usi irrigui, domestici e industriali.
La depurazione delle acque nel mondo industrializzato è stata richiesta soprattutto da esigenze ambientali. Oggi la sua importanza si estende alla possibilità di uso delle acque depurate anche per la potabilizzazione e per l’irrigazione : quindi le stesse tecnologie per la depurazione probabilmente devono essere riviste in chiave di potabilizzazione, da un lato, e di irrigazione e fertilizzazione, dall’altro.In questo campo si parte da tecnologie esistenti e collaudate: si tratta di perfezionarle e finalizzarle.
Infine in questo secolo dovrà essere risolto in maniera efficiente il problema della desalinizzazione delle acque marine . Questo è un problema che interessa tutto il mondo e non solo quella parte desertica o sottosviluppata per carenze idriche strutturali. Oggi i processi di desalinizzazione delle acque sono energivori e quindi il cerchio critico tende a chiudersi. Attualmente solo l’energia solare, l’energia elettronucleare e l’energia idroelettrica, anche portata su lunghe distanze, possono avere costi compatibili con le necessità produttive di acqua da impianti di desalinizzazione. Domani le tecnologie energetiche potrebbero cambiare. Tuttavia il problema non può essere ignorato , perché dalla desalinizzazione delle acque potrà dipendere l’intera geografia economica del mondo.
La stessa polemica tra uso delle terre per produzioni alimentari , in alternativa a quelle bioenergetiche, può essere campata in aria , se nuove terre potranno essere messe in coltivazione, attraverso risorse idriche, nuove o esistenti, ma razionalizzate.
Frederick W. Frey diceva : "…l’acqua possiede quattro caratteristiche fondamentali che ne definiscono il peso politico : è estremamente importante, è insufficiente, è mal distribuita e deve essere condivisa. Questi elementi accrescono sensibilmente il rischio che si verifichino gravi conflitti per l’acqua rispetto ad altre risorse. La conflittualità legata alle risorse idriche è inoltre esasperata dall’incremento demografico e dallo sviluppo economico ad alto sfruttamento idrico…”. E’ un messaggio altamente significativo per l’avvenire dell’umanità, avuta l’esperienza di quello che è avvenuto e sta avvenendo sul petrolio.