Saras, tre rose rosse e tre bianche davanti ai cancelli
27 Maggio 2009
di redazione
Un migliaio di persone stanno presidiando da poco dopo le 7 i cancelli della Saras, su cui sono state legate tre rose rosse e tre rose bianche in omaggio e ricordo dei tre operai di un’impresa d’appalto morti ieri in una cisterna mentre erano impegnati in un intervento di manutenzione programmata.
Nella zona industriale è in corso lo sciopero di otto ore proclamato da Cgil-Cisl-Uil che hanno indetto per la settimana prossima un’assemblea nello stabilimento per discutere di sicurezza e infortuni. Il giorno dei funerali (che non è stato ancora fissato, in attesa dell’esame autoptico) ci saranno altre quattro ore di sciopero per permettere ai lavoratori di partecipare al rito che si svolgerà a Villa San Pietro, il piccolo paese confinante con Sarroch dove vivevano le vittime.
Nel piazzale della Saras, oltre a lavoratori e rappresentanti sindacali, c’è qualche amministratore e politico, ma nessuna bandiera, nè comizi.
Nel frattempo, la procura della Repubblica di Cagliari ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo sull’incidente alla raffineria Saras. Martedì, in tarda serata, sono stati prelevati campioni di sangue dai corpi di Daniele Melis, Gigi Solinas e Bruno Muntoni, rimasti asfissiati – secondo il primo esame del medico legale – all’interno dell’accumulatore per la desolforazione degli idrocarburi di cui avrebbero dovuto curare la manutenzione. Qualora gli esiti delle analisi dovessero fornire risultati certi sulle cause del triplice decesso, non si procederà alle autopsie per le quali la procura ha già incaricato, seppure non ancora con un atto ufficiale, il medico legale Roberto Demontis. Nel frattempo, il pm Chiara Maria Manganiello prosegue i sopralluoghi nella raffineria per verificare che siano state rispettate le norme sulla sicurezza. Una parte dell’impianto Mhc1, quello dove avviene la desolforazione del gasolio e dove è avvenuto l’incidente costato la vita ai tre operai dell’impresa d’appalto Comesa, è stato posto sotto sequestro.
La tragedia. Tre operai sono morti e altri due sono rimasti feriti martedì pomeriggio intorno alle 14 all’interno degli impianti della raffineria Saras a Sarroch (Cagliari). Le tre vittime stavano pulendo una cisterna in un impianto di desolforazione. Sono deceduti, l’uno per salvare l’altro, per asfissia, anche se non si esclude l’intossicazione da anidride solforosa. Daniele Melis, di 29 anni, Luigi Solinas, di 27, e Bruno Muntoni, di 56, erano tutti di Villa San Pietro, piccolo paese confinante con Sarroch. Muntoni era sposato e padre di tre figli.