Sbai: “Domani tutti contro estremismo in Pakistan”
09 Marzo 2011
di redazione
"Domani saremo tutti davanti alla sede dell’Ambasciata Pakistana per gridare la nostra rabbia per l’omicidio del Ministro Bhatti e lo sprofondamento del Paese nel baratro dell’estremismo islamico, che schiaccia sempre più ogni minoranza e spirito libero". Lo ha dichiarato in una nota l’On. Souad Sbai.
"Ci mettiamo la faccia come sempre nel dire che non ci stiamo, che non accettiamo l’intolleranza e condanniamo il barbaro metodo dell’eliminazione fisica delle minoranze. Non abbiamo paura di far vedere il nostro viso, soprattutto ora che in Pakistan quelli delle donne vengono man mano oscurati tutti. Il quotidiano Daily Times scrive che ‘il Governo pakistano si è arreso agli estremisti e questo avrebbe giocato un ruolo non da sottovalutare nell’uccisione del Ministro Bhatti”, scrive il Daily News e c’è da crederci. “Lo spirito islamista è penetrato profondamente nella società pakistana, con il sostegno di certe Istituzioni dello Stato’. E non è un’eresia".
"Sosteniamo il sufismo illuminato – ha proseguito l’On. Sbai – che vede un Pakistan moderno e aperto alle minoranze e che non ha nulla a che vedere con l’oscurantismo sanguinario che infiamma oggi la società. Domani spero aderiranno in moltissimi alla manifestazione davanti all’Ambasciata Pakistana – ha concluso la Sbai – per rendere chiaro a tutti che i nostri occhi sono puntati verso il Pakistan e che non lasciamo sole le minoranze, in particolare quella cristiana, che rischia tutti i giorni la vita solo per difendere la propria identità, la propria unicità. Cosa che in un Paese civile non sarebbe nemmeno in discussione, ma che laggiù necessita di un sostegno forte per non scomparire del tutto sotto i colpi di un estremismo oscurantista sempre più dilagante".