Sbarchi. Sbai: “Su ondata niente falso pietismo, ma fermezza assoluta”
14 Febbraio 2011
di redazione
"E’ un’ondata che sbatte contro le coste di Lampedusa e rischia di diventare una marea umana. Dinanzi ad un’emergenza così drammatica occorre essere fermi e duri, lasciando da parte il falso pietismo che l’ha resa possibile". Lo dichiara in una nota l’On. Souad Sbai, Deputata Pdl.
"E’ arrivato il momento di smetterla con le ipocrisie di questa Europa mediocre, grigia e incapace, la cui Presidente di Commissione si diletta nella critica piuttosto che nella pratica politica, – prosegue l’On. Sbai – lasciando finalmente spazio a misure concrete e senza attenuanti, altrimenti rischiamo che da qui a qualche giorno dietro le frontiere ci siano oltre cinquantamila persone pronte ad imbarcarsi per l’Italia. E allora sarà troppo tardi. Coloro che sbarcano a Lampedusa vanno identificati e poi messi su charter e riportati subito indietro, rendendo la cosa pubblica tramite i media, facendo capire a chi volesse intraprendere lo stesso percorso che si torna subito indietro. Senza se e senza ma".
"Non siamo alle prese con questioni religiose o etniche, come nel caso del Kosovo, come ha detto qualcuno, o del Darfur, bensì con un quadrante in subbuglio, che ha spianato le frontiere e disatteso gli accordi. – conclude l’On. Sbai – Il Ministro degli Esteri Tunisino si è dimesso, l’esercito in Egitto ha decretato la libertà di varcare la frontiera: siamo al rischio collasso. Sono, poi, tutti uomini, che difficilmente troveranno lavoro in Italia, quindi li attende un futuro di illegalità, finendo nelle mani della criminalità organizzata. Occorre quindi agire con forza e intelligenza, per evitare un disastro umanitario e sociale".