Scajola: “Comportamento irrituale di Padoa-Schioppa e Visco”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Scajola: “Comportamento irrituale di Padoa-Schioppa e Visco”

17 Dicembre 2007

Forza Italia, tramite Claudio Scajola, invita a considerare “irrituale” il comportamento del ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa.

“Prodi definisce irrituale la lettera di dimissioni presentata al Capo dello Stato dal generale Speciale, dimenticando quanto irrituale sia stato il comportamento del Ministro del’ Economia Tommaso Padoa-Schioppa e del Vice ministro Vincenzo Visco nei confronti dell`ex comandante della GdF”, ha affermato in una nota Claudio Scajola, membro del comitato di presidenza di Forza Italia e Presidente del Copasir, secondo il quale quanto fatto dal governo “è stato a tal punto irrituale da provocare una pesantissima sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.” “Ecco- ha concluso – da che pulpito viene la predica”.

“Ho rassegnato le definitive ed irrevocabili dimissioni dal Comando generale della Guardia di finanza direttamente al capo dello Stato, che è al di sopra del governo, rappresenta la Nazione ed è il capo delle Forze armate, nell’interesse della Guardia di finanza e del Paese, perché non intendo più collaborare al servizio di questo governo”, ha detto il generale Roberto Speciale.

“Sei mesi fa – ha  ricordato l’ufficiale – ho rifiutato il prestigioso incarico di consigliere alla Corte dei Conti e oggi rifiuto il Comando generale della Guardia di finanza nel quale ero stato reintegrato a pieno titolo con la sentenza del Tar. L’unica vera finalità del mio ricorso era quella di avere restituito l’onore di cui ero stato spogliato in maniera inaccettabile e ingiusta. Questo riscatto vale più di qualunque somma di danaro. Non mi aspetto senso di gratitudine, questo è l’ultimo atto da militare”.

”Non ho mai pensato di tornare alla guida della Guardia di Finanza”, ha detto poi ai microfoni di Sky Tg24. ”Il mio non è stato un colpo di scena, ma un gesto ponderato”. ”Io mi sono dimesso – ha spiegato – per spirito di servizio affinché cessi questa vergognosa polemica. Per amore della Guardia di Finanza e per lo Stato che ho servito per 46 anni faccio un passo indietro. Voglio dimostrare – ha aggiunto l’ex comandante generale delle Fiamme gialle – che non sono legato a nessuna poltrona: come ho rinunciato sei mesi fa al prestigiosissimo incarico alla Corte dei Conti che il governo mi aveva offerto, così oggi rinuncio al comando generale della Gdf”.

La lettera di Speciale non è piaciuta al presidente del Consiglio Romano Prodi . “E’ una lettera irrituale nella forma e nei modi, che non cambia la posizione del governo”, ha commentato il premier. “La lettera inviata oggi – ha poi ribadito – non cambia la posizione del governo, vedremo nelle prossime ore gli aspetti procedurali da seguire”.

Il centrodestra plaude invece alla scelta del generale. Per Renato Schifani, capogruppo di Forza Italia al Senato, è ”un gesto che merita rispetto per un uomo dello Stato che dimostra di non essere interessato al potere personale, ma alla sola tutela della verità e della sua dignità”. “Che lezione di stile ha dato il generale Speciale rassegnando le proprie dimissioni”, gli fa eco il coordinatore delle segreterie della Lega Roberto Calderoli.

Mentre secondo il capogruppo Prc al Senato, Giovanni Russo Spena: “Speciale ha fatto l’unica cosa che poteva fare e ha scritto le uniche parole che poteva scrivere”. E aggiunge: ”A me sembra che le sue dimissioni rendano inutile il ricorso al Consiglio di Stato”.