Scalea, in manette sindaco e assessori. Era il “partito della mafia”
13 Luglio 2013
di redazione
La giunta comunale di Scalea, in provincia di Cosenza, è stata azzerata: sindaco e 5 assessori arrestati per associazione mafiosa. Sembra che la giunta comunale si riunisse spesso nello studio di un avvocato che faceva da tramite con i boss che controllano il centro turistico del Tirreno. Sindaco assessori ma anche avvocati, vigili, architetti, impenditori, insomma colletti bianchi a gogo, 38 arresti in tutto. A spazzare via la giunta, il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Giuseppe Borrelli e il pm Vincenzo Luberto, che hanno indagato con l’aiuto dei carabinieri, fino alla operazione di oggi, ribattezzata "Plinius". Elezioni condizionate e appalti pilotati sono solo alcune delle accuse. Sequestrati beni per 60 milioni. Dalle intercettazioni risulta che "la ‘ndrangheta ha utilizzato la forma partito per gestire la Cosa pubblica", visto che i boss locali avrebbero festeggiato l’elezione del sindaco. Secondo i Pm è indispensabile rafforzare la presenza della polizia giudiziaria.