Scaroni su ENI, gas e Russia. Renzi: non c’è emergenza energetica

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Scaroni su ENI, gas e Russia. Renzi: non c’è emergenza energetica

21 Marzo 2014

 Russia, Ucraina, gas. Nella sua audizione in Senato, il numero uno di ENI, Paolo Scaroni, ha detto sostanzialmente due cose. La prima e’ che non vale la pena fasciarsi la testa visto che la nostra dipendenza dal gas di Mosca e’ del trenta per cento sul fabbisogno complessivo, dunque possiamo farcela anche senza i russi. "Per quel che riguarda l’Italia", ha detto Renzi, "non c’è alcuna emergenza energetica", anche se come ritorsione i russi potrebbero alzare i costi della bolletta energetica nei prossimi accordi che andremo a chiudere a Mosca. Secondo punto e’ la alleanza di ferro stretta non negli ultimi anni ma fin dai tempi dell’urss tra le nostre aziende di stato più grandi e i grandi conglomerati russi, che tradotto significa attualmente ENI e Gazprom. Qui Scaroni vede più fosco, perché la crisi che si è aperta tra Ue e Russia potrebbe rimettere in discussione la costruzione del gasdotto South Stream, tanto più che la controllata di ENI, Saipem, ha conquistato appalti da miliardi di euro che ora traballano. Sopratutto se Bruxelles perseguirà la strada di un inasprimento delle sanzioni. In un caso e nell’altro, l’alternativa e’ praticare una diversificazione del nostro approvvigionamento energetico, non tanto inseguendo le chimere delle rinnovabili (almeno per ora il gas resta una delle fonti principali del nostro sistema energetico), ma nelle alleanze, nella geopolitica dell’oro blu, negli accordi da prendere ed eventualmente rinegoziare. Si pensi alla Libia. Scaroni dice che attualmente e’ l’ex patria di Gheddafi a rappresentare il nostro bacino primario di interesse. In Libia, dice Scaroni, "le cose stanno andando bene". Facciamole andare ancora meglio. A suo tempo Obama chiese uno sforzo concreto alla Italia del premier Letta per stabilizzare la Libia. Usiamo ENI come elemento di stabilizzazione, in fondo e’ una, forse la portaerei della nostra politica estera in salsa economica. Chiediamoci se non sia davvero arrivato il momento di concentrarci sul nostro spazio vitale. Il mediterraneo, dei flussi energetici, di popoli e merci.