Scelta Civica, no amnistia per Berlusconi. E voto decadenza?
25 Agosto 2013
di redazione
Il ministro Mauro aveva proposto l’amnistia ma il leader di Scelta Civica, Mario Monti, ha fatto sapere che "la posizione di Scelta Civica sarà formulata a tempo debito, su proposta del presidente e il primo principio sarà l’inderogabile necessità di rispettare lo stato di diritto e la parità dei cittadini davanti alla legge". In passato, l’ex Presidente del Consiglio Monti non si è iscritto al partito dei forconi e della manette che alligna dentro e fuori il parlamento. Sempre nella nota si legge che "l’inderogabile necessità di rispettare lo Stato di diritto e la parità dei cittadini dinanzi alla legge; l’opportunità di salvaguardare, favorendone una positiva evoluzione, la più aperta articolazione del sistema politico italiano resa possibile, a partire dal 1994, dall’impegno politico di Silvio Berlusconi; la nostra volontà che il Governo Letta prosegua la sua opera, soprattutto se il Presidente del Consiglio e l’intero Governo sapranno determinare, e tenere in pugno, l’agenda di governo nell’esclusivo interesse del Paese, senza sottostare ai diktat di questo o quel partito della coalizione". Al di là dell’amnistia, dunque, cosa faranno concretamente i montiani quando, tra qualche giorno, se si riuscirà a superare il prossimo Cdm, bisognerà porre il problema della costituzionalità della Legge Severino?