Scelta Civica vuole la testa della De Girolamo ma non si capisce perché
16 Gennaio 2014
Stefania Giannini, segretario di Scelta Civica, interviene sul caso De Girolamo durante "Coffee Break" su La7. "Sono dell’avviso che quando un ministro crea imbarazzo al governo di cui fa parte dovrebbe valutare l’opportunità di dimettersi", dice Giannini, che aggiunge. "La diffusione di intercettazioni è un atto ignobile e sicuramente deriva da un rapporto distorto fra giustizia e informazione, ma credo anche che quando il comportamento di un membro del governo si rivela politicamente inopportuno, come sembra essere nel caso De Girolamo, le dimissioni diventano opportune". Ora, a parte il fatto che non di intercettazioni si tratta bensì di registrazioni effettuate all’insaputa del ministro in casa di suo padre da una persona che aveva ben chiaro cosa ne avrebbe fatto successivamente, non è chiaro perché De Girolamo dovrebbe dimettersi se appunto la stessa Sc risconosce la barbarie di tali sistemi di annichilimento della privacy. Tanto più che il ministro non risulta neppure indagata. Ci sarà un altro obiettivo più politico dietro la presa di posizione della Giannini?