Schaeuble attacca Juncker: dopo Brexit occorre pragmaticità
05 Luglio 2016
E’ venuto il momento “di essere pragmatici”. E’ come la pensa il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble per il post Brexit. “Se non tutti i 27 vogliono mettersi insieme dall’inizio, allora inizieremo con pochi. Se la Commissione non ne fa parte, allora prenderemo le questioni nelle nostre mani e risolveremo i problemi fra i governi”. Un attacco preciso quello di Schaeuble alla Commissione UE che arriva dalle pagine di Die Welt.
Già in passato Schaeuble aveva espresso frustrazione per i tempi lunghi di risposta della Ue al problema degli immigrati e ora sottolinea che “l’insoddisfazione di molte persone nei confronti della Ue è per il mancato rispetto delle regole, anche da parte della Commissione Ue nella sua risposta alla crisi del debito Sovrano”. Ancora una volta non può mancare nelle parole di Schaeuble un richiamo alla solita austerità e a un rigore di cui manca, per lui, Bruxelles.
Ma le osservazioni di Schaeuble, spiega Bloomberg, sembrano descrivere la reale reazione del Governo tedesco all’esito del referendum sulla Brexit. Non è un mistero che Angela Merkel e la Commissione siano divisi sul comportamento da tenere nei confronti di Londra: se la Ue preme per un percorso di uscita rapido, la Cancelliera ha provato a rallentarne e tergiversare.
“In linea di principio, sono favorevole a una maggiore integrazione in Europa“, ha spiegato Schaeuble. “Ma questo non è il momento”. Juncker, in questi giorni, si è già trovato a dover smentire indiscrezioni su sue presunte dimissioni: “non sono stanco né malato come invece sostengono alcuni giornali tedeschi”, aveva spiegato agli eurodeputati. Ora però Schaeuble torna a pungolare: “l’Unione europea si trova ad affrontare un test cruciale, forse il più grande della sua storia. Di fronte alla demagogia e all’euroscetticismo sempre più diffuso, l’Europa semplicemente non può continuare come prima”.