Schiaffo per il Pd a Napoli, al ballottaggio Lettieri e De Magistris
17 Maggio 2011
di A.R.
Il 29 e 30 maggio a giocarsi la poltrona di sindaco di Napoli al ballottaggio saranno Gianni Lettieri (Pdl), che ha ottenuto il 38,53% di consensi, e Luigi De Magistris (Idv), che con il 27,49% ha scavalcato i democratici lasciandoli fuori dal secondo turno: Mario Morcone, infatti, si è fermato ad un deludente 20%, al punto che dai quartieri generali dell’ex prefetto a Palazzo Caracciolo "si respira un’aria luttuosa", come confessa a caldo qualche esponente del centrosinistra.
I dati più evidenti evidenziati dai risultati di questa tornata elettorale sono due: da una parte la sonora sconfitta della linea del Pd, che dopo lo scandalo delle primarie e la débacle sulla candidatura ha puntato tutto su un’alleanza con i vecchi segmenti del centrosinistra napoletano, quello legato a Bassolino e al sistema di potere che nell’ultimo ventennio ha portato allo sfascio Napoli e la Regione; dall’altra la vittoria di De Magistris, sintomo della radicalizzazione dello scontro politico da parte di un centrosinistra che fatica ad intercettare l’ala moderata e conta piuttosto sui voti della sinistra radicale di Vendola per sfondare al secondo turno. Del resto, Sel aveva già evidenziato una spaccatura nel momento in cui la scelta finale è stata quella di sostenere la candidatura dell’ex prefetto Morcone, perciò si presume già che il sostegno dei vendoliani al ballottaggio andrà senza troppi sforzo all’ex pm De Magistris.
Qualche sforzo in più dovrà farlo invece il Pd se vorrà sostenere apertamente il candidato dipietrista a Palazzo San Giacomo. Bersani in un tweet avrebbe già confessato il dubbio amletico: "Siamo pazzi a consegnare Napoli a Cosentino?". Il che, neanche troppo tra le righe, significherebbe supportare De Magistris per evitare che Lettieri diventi sindaco, anche se ciò significa ammettere palesemente di aver sbagliato tutto su Napoli. Oltretutto, restano molte incognite, visto che non tutti i democratici sembrerebbero disposti a sposare la radicalizzazione di stampo giustizialista che l’ex pm intende imprimere alla sfida elettorale.
Ai moderati, in questa partita, si appella invece Gianni Lettieri, il candidato del centrodestra che si dice contento di doversi confrontare al secondo turno con De Magistris, forse proprio perché sa che con un avversario del genere sono molte di più le speranze di convogliare su di sé il centro dello scacchiere politico. Del resto, in Regione l’Udc già appoggia il Pdl e sembra davvero difficile che i settori moderati e riformisti possano condividere la linea del candidato dell’Idv.
La posta in gioco è alta. Giocando bene le sue carte il centrodestra potrebbe interrompere il ventennio di amministrazione di centrosinistra che ha portato Napoli allo sfascio e inaugurare la nuova epoca che i napoletani da troppo tempo attendono. La partita è tutta aperta.