Sciopero Tir: benzina sempre più carente

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Sciopero Tir: benzina sempre più carente

12 Dicembre 2007

Le conseguenze del terzo giorno della
protesta degli autotrasportatori sono allarmanti: scarseggia il carburante ed è
ferma la distribuzione dei beni di prima necessità.

La Coldiretti ha infatti riferito che
ormai i beni primari, latte, frutta, carne e verdura, stanno scomparendo dagli
scaffali di negozi e supermercati, in quanto dai mercati
all’ingrosso più importanti non sono partite forniture per i supermercati.
Allarme rosso anche da Federalimentare: per le aziende del settore il fermo si
produrrà in una perdita secca di 210 milioni di euro al giorno in un periodo
nevralgico come quello natalizio.

Per tutta la notte sono proseguiti i blocchi degli
autotrasportatori che manifestano contro la Finanziaria, nonostante la precettazione
decisa dal governo, che prevede per chi impedisce l’accesso a un casello
autostradale o crea ostacolo al traffico l’arresto e fino a 4 anni di
reclusione.

La situazione è pressoché la stessa
di martedì”, spiega un portavoce della prefettura di Roma, anche se la tensione
attorno ai principali snodi della penisola si sta lentamente alleggerendo: le
forze dell’ordine, in molte zone calde, stanno procedendo a identificare gli
autisti dei mezzi pesanti che operano ancora i blocchi (tra le sanzioni
previste c’è anche la sospensione dall’albo degli autotrasportatori). “In
giornata si valuterà il da farsi – dicono dalla prefettura – Non possiamo certo
far tornare a lavorare i camionisti se non vogliono, ma possiamo agire sul
fronte dei presidi stradali che impediscono di lavorare a chi lo volesse. Per
ora però parlare di azioni di forza è prematuro”.

“Al momento tutti i distributori della rete ordinaria sono a
secco salvo rare eccezioni”, ha spiegato Martino Landi, presidente della Faib,
una delle tre organizzazioni di categoria dei gestori. “In autostrada si
rischia la paralisi – ha detto ancora Landi – e la situazione richiederà alcuni
giorni per tornare alla normalità dopo la fine dello sciopero”. La polizia ha
comunque provveduto a rimuovere il presidio, attuato senza preavviso da circa
40 camion, presso il deposito di carburante Eni di Firenze ed è stato
consentito agli autisti delle autocisterne di entrare e uscire in condizioni di
sicurezza. Mercoledì mattina, con la scorta della polizia, è stato inoltre
possibile procedere al rifornimento di carburante di due aree di servizio sul
Grande raccordo anulare di Roma, dove sono state presidiate dalle forze
dell’ordine durante la notte le pompe rimaste aperte.

Mentre a Napoli, il prefertto, ha autorizzato la scorta per i
Tir che trasportano beni di prima necessità. A Milano la benzina scarseggia
ovunque: saracinesche abbassate in quasi tutti i distributori in città e
periferia. Per rispettare le esigenze dei molti in coda un benzinaio di Vicenza
ha inventato l’autorazionamento: non più di 20 euro di carburante a cliente.
Benzina razionata anche in Vaticano. In Campania la mancanza di carburante si
fa sentire anche sui collegamenti marittimi: dimezzate le corse degli aliscafi
per Ischia e Procida. In Calabria la benzina è quasi esaurita e molti gestori
di distributori hanno chiuso. Chi abita nelle regioni di confine si arrangia
spostandosi all’estero, come gli automobilisti di Ventimiglia che si recano in
Costa Azzurra.