Scuola, Gandolfini al Miur: chiarezza sulla lotta alla discriminazione

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Scuola, Gandolfini al Miur: chiarezza sulla lotta alla discriminazione

04 Luglio 2016

Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, torna a esprimere le preoccupazioni delle famiglie che hanno partecipato ai Family Day. E afferma con schiettezza: “Mentre siamo in attesa di conoscere il lavoro della Commissione del Ministero circa la proposta di Linee Guida sull’articolo 1 comma 16 della legge cosiddetta ‘Buona Scuola’, relative all’attivazione di percorsi educativi di lotta alla ‘discriminazione per orientamento di genere’, confermiamo la ferma volontà delle nostre famiglie a collaborare solo se ci sarà chiarezza assoluta dei contenuti”, dice Gandolfini.

E prosegue: “Il contrasto a ogni forma di violenza, culturale, verbale o fisica, rivolta verso chiunque è un caposaldo indiscutibile di una società civile, chiaramente espresso dalla nostra Costituzione. L’educazione scolastica deve muoversi in questa direzione. Altresì non è ammissibile che, utilizzando questo nobile scopo, si propongano percorsi educativi che educhino alla libera scelta dell’identità di genere, come accaduto nel 2013 con la scandalosa strategia Unar – Associazioni Lgbt”.

Conclude con la consueta franchezza: “L’Unar torni a fare il suo mestiere e ci fornisca dati certi sulla discriminazione di cui sono vittime i disabili, gli immigrati, i bimbi obesi, dichiarando altresì, come rilevato da Oscad, che in Italia la piaga del bullismo omofobico è fortunatamente quasi irrilevante”. “L’assoluta centralità del diritto di scelta dei genitori e l’assunto culturale che nel nostro Paese ‘genere’ significa ‘sesso’ – quindi, due generi, due sessi – devono tradursi nell’adozione di strumenti procedurali concreti, che abbiamo già proposto al Miur“.