Scuola. La Gelmini pronta a ricorrere al Consiglio di Stato contro il Tar
12 Agosto 2009
di redazione
Il ministro dell’istruzione Gelmini non ci sta e annuncia: "Ho deciso di ricorrere al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar" del Lazio che ieri ha escluso i professori di religione dagli scrutini per gli esami di maturità.
La sentenza implica che gli studenti decisi a seguire l’ora di religione in classe non potranno accedere ai crediti formativi, tagliano fuori i docenti di religione dai consigli di classe. Secondo il Tar: "un insegnamento di carattere etico-religioso, strettamente attinente alla fede individuale, non può assolutamente essere oggetto di una valutazione sul piano del profitto scolastico".
"Al contrario – fa sapere la Gelmini – ritengo che il ruolo degli insegnanti di religione vada accresciuto e valorizzato. Per questo dal prossimo anno è mia intenzione coinvolgere i docenti di religione cattolica in attività di formazione, secondo gli obiettivi della riforma del primo e del secondo ciclo d’istruzione".