Scuola. Nelle Marche previsti tagli per 927 docenti e 400 addetti Ata
20 Aprile 2009
di redazione
Le Marche si mobilitano contro il depauperamento della scuola pubblica. Si tratta di numeri rilevanti – ha sottolineato l’assessore regionale all’Istruzione Stefania Benatti, che ha convocato il tavolo interistituzionale – equivalenti alla mobilità in una grande azienda in crisi. Sono previste 4 conferenze provinciali a breve, e una mozione contro la riduzione di personale nella scuola presentata al consiglio regionale delle Marche, regione dove dal prossimo anno scolastico lavoreranno 927 docenti in meno e 400 addetti Ata. Le riduzioni effettive da subito, informa un comunicato, saranno 824, e 103 i posti da rimodulare in base al numero delle iscrizioni.
"Non è allarmismo – ha sottolineato l’assessore – ma la presa di coscienza che, anche se in parte si tratta di pensionamenti, non potranno essere stabilizzati i tantissimi precari, e non si potranno coprire i posti rimasti vacanti". Il rapporto alunni-classe sarà innalzato, mentre nelle Marche era fra i migliori d’Italia. La Benatti ha chiesto all’Ufficio scolastico di non accrescere il divario tra province, rimarcando "l’incongruenza dell’aumento delle pluriclassi (in alcune zone montane anche fino alla quinta elementare): 22 in più, 127 in totale".
Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Fulvio Izzo ha spiegato che i tagli di cattedre investono tutte le province: 247 sono previsti in provincia di Ancona, 286 ad Ascoli Piceno, 149 a Macerata e 142 a Pesaro Urbino. Anche se il tempo pieno verrà incrementato, e così le docenze della seconda lingua (40 in più).