Scuse vicesindaco a Kyenge, “nomadi” nervo scoperto

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Scuse vicesindaco a Kyenge, “nomadi” nervo scoperto

27 Agosto 2013

di Ronin

Quel paragone tra il ministro Kyenge e le prostitute del "rettilineo di Ceriale" era una offesa sgradevole, molto sgradevole, e bene ha fatto il vicesindaco pidiellino Za Garibaldi a scusarsi con il ministro. Però si sa come va su Facebook: quel paragone indegno ha cominciato a rimbalzare e i commenti sul ministro, che aveva consigliato agli italiani di fittare le seconde casi ai nomadi, sono diventati un’altra miriade di attacchi a Kyenge. In molti, si sono chiesti addirittura il motivo delle scuse del vicesindaco (sic).

Bisogna dire che Kyenge, senza aver paura di essere impopolare, tocca spesso nervi scoperti della nostra società. Fare la morale agli italiani sulle case da affittare, specificando "i nomadi", non è che sia proprio fantastico visto che in una società liberale casa mia l’affitto a chi voglio senza dovermi fare scrupoli su race e gender. E lo Stato o un Governo non possono giudicarmi sulla base di queste scelte. D’altra parte bisognerebbe anche chiedersi se i popoli "nomadi", per una serie di questioni culturali e antropologiche, ci vogliono stare davvero, nelle case degli italiani.

Ma torniamo a Za Garibaldi che, dopo le scuse, ha anche detto che la sua affermazione era giunta "al termine di un paio di mesi stressanti per l’Amministrazione di Diano Marina, per le mie tasche e per quelle di tutti gli imprenditori italiani, chiamati tutti i giorni a pagare tasse". "In questo contesto l’esternazione del ministro Kyenge… mi ha colpito profondamente perchè esprimeva pensieri per me offensivi e scioccanti. Mi chiedo se sia sufficiente essere garbati per non offendere e calpestare la dignità altrui". Anche in questo caso non è chiarissimo il collegamento tra la crisi, le tasse, le difficoltà delle aziende e delle famiglie, e i nomadi. A meno di non voler scaricare su questi ultimi problemi economici che non hanno certo generato loro. Che poi è puntalmente quello che avviene su Facebook.