Se i giovani Dem si dividono persino sulle feste
17 Settembre 2019
Come riporta La Repubblica, i Giovani Democratici romani «seguono l’esempio degli anziani e si spaccano». Infatti, le feste organizzate a Roma saranno due e si terranno nello stesso periodo: sulla Nomentana, è in programma “Battiti”, dal 14 al 22 settembre, organizzata da Guido Staffieri, segretario romano; mentre, dal 16 al 22, in zona Piazza Bologna, andrà in scena “Orizzonti”, organizzata da Thomas Osborn, responsabile del II Municipio.
Alla luce di ciò e alla luce della scelta compiuta ieri dall’ex segretario del PD Matteo Renzi, pare proprio che la costante dem sia proprio un impulso spasmodico per correnti interne e scissioni, mascherate da differenze ideologiche sul futuro del Paese, ovviamente. Esse, molto più probabilmente, nascondono l’ambizione di emergere e qualche mania di protagonismo di troppo.
Ancora, i Giovani Dem dicono – sempre stando a quanto riporta il sopracitato quotidiano – di voler rimettere al centro le persone più deboli, i riders, gli operai ed i precari costretti ad essere tali. E questi sono, senza dubbio, degli ottimi propositi. Peccato però che non sia ancora molto chiaro come sono intenzionati a farlo, dal momento che anche una banale festa cittadina diventa motivo di discussioni e di frecciatine su social e quotidiani.
Ecco, sarebbe importante che almeno i giovani non seguissero i “grandi” – perlomeno per età – nei giochini di potere e palazzo e provassero ad impegnarsi sul serio, magari aprendo un’opera di ascolto dei loro coetanei (e non solo) da cui lasciar emergere le reali situazioni dei giovani d’oggi. Non a caso – come riportava Il Sole 24 Ore nel marzo 2019 – solo nel 2018, i disoccupati a Roma erano 200mila, 9mila in più rispetto al 2017: gran parte di questi, con tutta probabilità, sono sicuramente giovani. Ecco, è questo il dato che dovrebbe interessare i dem. I litigi è bene lasciarli ai grandi.