Se il “Tg1 del cambiamento” parla (solo) di eutanasia…
20 Febbraio 2019
Tg1 governativo del ‘cambiamento’ pentaleghista = tg1 vecchio governo. Né più, né meno. La conferma, se così la vogliamo chiamare, arriva da un servizio, trasmesso nel corso dell’edizione delle 13,30, sul convegno di oggi alla Camera a dieci anni dalla morte di Eluana, con Beppino Englaro, che è stato anche intervistato, e con associato spot in favore di nuova legge sul fine vita, seguendo la corte costituzionale, da parte del Presidente della Camera Fico, notoriamente di orientamento ancora più ‘aperto’ nei confronti dei nuovi diritti, segno di civiltà. ‘Parlamento legiferi su eutanasia’ titola un lancio dell’Ansa, dando notizia dell’intervento di Fico, tanto per capirci. Insomma, un racconto di quella vicenda, umana e politica, del tutto unilaterale e parziale.
Stupisce (fino ad un certo punto) che nulla sia stato detto, invece, su un analogo convegno di qualche giorno fa, al Senato, dove pure si ricordava Eluana Englaro, presentando l’ultimo libro di Eugenia Roccella (Eluana non deve morire), in presenza di due senatori attuali Gasparri e Quagliariello, e di Alfredo Mantovano, che come la Roccella, è stato sottosegretario. Non un cenno alla tenace battaglia parlamentare e governativa con cui la politica cercò di salvare la vita alla donna, battaglia che, dopo il conflitto di attribuzione tra Parlamento e Suprema Corte di Cassazione, e le coraggiose iniziative del ministero della Salute, arrivò fino a uno storico scontro istituzionale tra le massime cariche dello Stato, il presidente del Consiglio Berlusconi e il presidente della Repubblica Napolitano. Nulla sul fatto che la Englaro non aveva mai dato il proprio consenso informato, e che dunque non si trattò di autodeterminazione, poiché furono altri (il padre, il curatore, i magistrati) a decidere per lei.
Nel servizio si è parlato solo ed esclusivamente di ‘vuoto legislativo sul fine vita’, ed è stato il presidente Fico a usare proprio il termine eutanasia. Se questa è la “Rai del cambiamento”, così come spacciata da più parti, sembra che rispetto all’era renziana sia cambiato poco o nulla.