Se l’ambientalista Jovanotti non rispetta l’ecosistema

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Se l’ambientalista Jovanotti non rispetta l’ecosistema

Se l’ambientalista Jovanotti non rispetta l’ecosistema

05 Agosto 2019

L’impegnatissimo Jovanotti ha lanciato per questa estate il Jova Beach Party 2019, che è un progetto musicale attraverso il quale il cantante porta la sua musica sulle spiagge più belle d’Italia. Nelle tappe di questo tour Jova insegue la moda dell’ambientalismo – perché tale è diventata, a causa delle modalità con cui questo tema è stato affrontato – inaugurata da Greta e da gretini vari. Persino il WWF ha deciso di affiancare Lorenzo Cherubini in questa attività, occupandosi di visionare lo svolgimento dell’evento, con lo scopo di scongiurare i danni ambientali e di assicurare il rispetto delle aree protette.

La tappa scelta dal nostro paladino dell’ambiente per proseguire il suo tour il prossimo 7 agosto, però, è Praia a Mare, in provincia di Cosenza, località in cui è sita l’Isola di Dino: il luogo è un Sito di Importanza Comunitario (SIC), perché conserva e custodisce una flora e una fauna rarissime e fondamentali per la biodiversità dell’eco-sistema mediterraneo. Pertanto non proprio una location ideale per ospitare le 60.000 persone previste. Infatti, gli stessi ambientalisti hanno prontamente contestato la decisione del cantautore romano: ad esempio, la ONLUS Italia Nostra, presieduta da Mariarita Signorini, ha espresso preoccupazione in una nota, nella quale si legge Per l’evento è prevista un’apposita procedura per verificare eventuali incidenze negative sull’area protetta. Ci auguriamo che i funzionari del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria valutino attentamente gli impatti dell’evento: di certo la tutela dell’ambiente, degli habitat e delle specie protette rivestono un preminente interesse pubblico, certo non inferiore rispetto all’interesse economico connesso alla tournée estiva della pop star italiana.”

Problematiche simili riguardano, inoltre, la data del 17 agosto, nella quale l’evento si svolgerà a Vasto, in provincia di Chieti. Qui gli ambientalisti e gli ornitologi locali si stanno scontrando ferocemente con il sindaco e si stanno scagliando aspramente contro il Jova Beach Party, tanto che la Stazione Ornitologica Abruzzese ha emanato una lunga nota, nella quale ha annunciato che presenterà un esposto e nella quale dichiara: “Auspichiamo che anche il Ministro dell’Ambiente Costa faccia sentire la sua voce su localizzazioni del tour inopportune e a nostro avviso dannose”.

Nel frattempo si cercano comunque i cosiddetti Beach Angels: si tratta di volontari che avranno il compito di presidiare i contenitori della raccolta differenziata disposti nell’area dell’evento e di informare le persone su come fare bene la raccolta differenziata. Chi aderirà al progetto avrà l’accesso gratuito al concerto, panini, bibite e un’assicurazione a copertura di eventuali danni.

Dunque, per i paladini dell’ambiente dell’ultima ora l’unico aspetto del tema ambientale pare essere la raccolta differenziata: è la logica conseguenza del trasformare un argomento serio e ricco di sfaccettature non solo in una moda, ma anche in un prodotto di marketing. Le aree protette, invece, a quanto pare, saranno costrette – si fa per dire, ovviamente – ad ascoltare le canzoni di Jova…