Se le battaglie di Sgarbi finiscono per imbarazzare il ministro Bondi
25 Luglio 2010
Vittorio Sgarbi, a poco più di un mese dalla nomina a Soprintendente del Polo Museale di Venezia, comincia dare qualche complicazione al Ministro per i beni e le attività culturali, Sandro Bondi, per alcune prese di posizione sia sul piano tecnico che politico. A Milano, dopo la burrascosa rottura con il Sindaco e la fuoriuscita dalla giunta, Sgarbi ha annunciato infatti la sua discesa in campo per le comunali con una lista civica dal nome “Contro Letizia”, assieme a Tiziana Maiolo e Ombretta Colli. Non esattamente un segnale di apertura verso Letizia Moratti, la cui ricandidatura, già problematica sic stantibus rebus, traballerebbe a fronte di una riconferma incerta, considerando il non esaltante 52% con cui fu eletta al primo turno nel 2006.
La notizia potrebbe provocare un certo imbarazzo per il Ministro Bondi, che ha dimostrato di apprezzare la verve e la competenza del critico ferrarese affidandogli, oltre alla Soprintendenza di Venezia, la curatela del Padiglione Italia alla Biennale e la supervisione sulle acquisizioni di opere d’arte da parte del Ministero. Nella sua veste di coordinatore nazionale del Popolo della Libertà, infatti, Bondi si troverebbe a dover gestire una situazione potenzialmente conflittuale, nella quale Sgarbi, suo collaboratore al Ministero, correrebbe alle elezioni amministrative di Milano contro il candidato Sindaco uscente del PdL. Urticante, certo, ma qui siamo ancora nel campo delle ipotesi.
Ancor più spinosa invece la campagna in difesa del paesaggio lanciata da Sgarbi lo scorso 12 luglio dalle colonne del Corriere della Sera. In un articolo di indubbio spessore culturale e scientifico, in qualità di Sindaco di Salemi si è scagliato contro il proliferare delle centrali eoliche e fotovoltaiche, strutture definite “orrori contro l’agricoltura, contro la civiltà, contro il paesaggio, contro il territorio… la campagna viene stuprata… i pannelli solari e le pale eoliche creano un’alterazione del paesaggio… e sono in palese contrasto con l’articolo 9 della Costituzione”. Parole di grande saggezza, che coronano le inchieste in difesa del territorio condotte dal Corsera e culminate proprio in un servizio sugli impianti eolici che stanno minacciando l’integrità dei siti archeologici sanniti e romani di Pietrabbondante e Sepino in Molise. Un problema però se legate alla stretta attualità politica e giudiziaria di questi giorni, fonte di potenziale conflitto ben più imminente e concreto rispetto alle ancora lontane amministrative di Milano. Temporali estivi in arrivo al Collegio Romano?