Se le superstar smessaggiano su twitter
05 Marzo 2009
Nel Web 2.0 – quello con cui comunichi con gli altri, quello "social" – prende saempre più piede Twitter a discapito dei tradizionali blog (chi ha tempo di farli, gestirli, moderare i commenti? e chi, in fondo, di leggerli?). Una specie di blog corto, in cui al "post" si sostituisce il cinguettio del "tweet", ovvero, una comunicazione brevissima a favore degli "amici" (ma questo è un termine da “faccialibro” Facebook, in Twitter chi ti legge è uno dei tuoi "followers").
Un segnale della consolidata popolarità di questo "media" è il fatto che ormai anche i ricchi e famosi lo usano, parlando direttamente ai fan e scavalcando le professionalità comunicative di addetti alle pubbliche relazioni e uffici stampa. E’ capitato di recente durante la notte degli Oscar con festa a seguire. La coppia hollywoodiana Ashton Kutcher e Demi Moore non ha fatto altro che "cinguettare" sul Web durante e dopo la cerimonia della statuetta, scrivendo i suoi commenti e anche pubblicando fotografie amatoriali (grazie all’applicazione TwitPic), nonché un video fatto col telefonino (grazie a Qik).
I due hanno migliaia di "followers", che deliziano con i particolari della loro vita: su come procedono i lavori della nuova casa, su come vanno le cose in famiglia e sui loro progetti professionali. Un’altra "famosa" utilizzatrice di Twitter è la brava e bella cantante Erykah Badu, che lo scorso mese ha ripetutamente "cinguettato" in relazione alla nascita di sua figlia, avuta dal suo compagno Jay Electronica (nome d’arte). Cinguettio, e con lieto fine, anche per il ciclista Lance Armstrong: recentemente aveva lanciato l’allarme, indirizzato ai suoi numerosissimi "followers" sul social network, sul furto della sua preziosa bicicletta. Con tanto di fotografia. Risultato: solo una settimana dopo la polizia ha ritrovato il bolide di Armstrong a Sacramento, in California, avendolo riconosciuto per averlo visto su Twitter.
Putroppo, tra le superstar del pianeta c’è anche chi ha dovuto stoppare il suo cinguettio web: il presidente Usa Barak Obama, dopo aver utilizzato massivamente il mezzo in campagna elettorale ha dovuto fermarsi il 20 gennaio scorso. Il suo ultimo tweet, dedicato a Martin Luther King, è delle 12:01. Anche se a usare Twitter c’era per lui uno staff apposito. Ma questo è un altro discorso: l’uso professionale e non amatoriale del servizio. Chi ci crede, infatti, che ad alimentare “10 Downing Street” è proprio il primo ministro britannico Gordon Brown? Ecco il riciclaggio degli uffici stampa, a cui toccherà cinguettare sempre più in futuro. In favore dei “famosi” che non fanno da sé come Demi Moore o Lance Armstrong.
Una via di mezzo è quella scelta da Britney Spears: ogni tanto cinguetta lei, più spesso gli addetti. Si legge: “Sì! Questa è la vera Britney Spears! Abbiamo aggiornamenti dal suo team dal suo sito Web e sì, perfino da Britney stessa!”. Avrà scritto proprio lei: “Trascorrendo una giornata piovosa coi miei ragazzi guardando film. Sono davvero appassionati di Kung Fu Panda e Madagascar 2”? Oppure: “Ho avuto una deliziosa, riposante serata e un grande massaggio la notte scorsa.”?