Se Montezemolo dice no alle Olimpiadi

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Se Montezemolo dice no alle Olimpiadi

21 Febbraio 2011

La notizia è di quelle forti. Luca Cordero di Montezemolo, dopo l’incontro a palazzo Chigi con Gianni Letta, ringrazia tutti ma declina l’offerta per presiedere il Comitato per la candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2020. Una sorpresa per diverse ragioni, in primis per la scarsa frequenza con cui LCDM ci ha abituato a rifiutare cariche e presidenze, vere od onorarie che siano.

Questo fulmine a ciel sereno si abbatte sull’intero comitato organizzatore in seguito alla mancata copertura delle garanzie chieste dal Luca. In pratica, per accettare l’incarico, il buon Cordero chiedeva che fossero stanziate risorse necessarie, l’appoggio pieno del governo e un progetto per il Paese con sostegno bipartisan. L’equivalente di una richiesta di “carta bianca”.

Non conosciamo il numero esatto di cariche che ricopre in questo momento esatto Montezemolo (tra 10 minuti potrebbe cambiare) ma ci bastano, in ordine sparso, le esperienze fatte finora: Presidente della Ferrari, di cui è stato anche Ad, presidente della FIAT, della Fiera Internazionale di Bologna, ex presidente della Luiss e di NTV; nel Cda de La Stampa, del Gruppo francese PPR SA, Tod’s, Indesit Company, Campari, ex presidente della Maserati. Fa parte del Consiglio Direttivo e della Giunta dell’Assonime. È membro dell’International Advisory Board di Citi Inc.. Ha fondato Charme e ha acquisito Poltrona Frau SpA e Ballantyne, poi si sono aggiunti i marchi Cappellini, Thonet e Gufram. E’ stato presidente della FIEG e degli Industriali della Provincia di Modena, è nel cda di Unicredit Banca d’Impresa, TF1, Ad della RCS Video, della Cinzano International e della Itedi. È stato presidente di Confindustria ed è presidente di Telethon. Per il momento è tutto.

Il 2020 è ancora lontano e benché ci siano delle scadenze più strette c’è pure il tempo necessario per trovare una personalità che – anche senza la smisurata esperienza del Commendatore dell’Ordine della Legion d’onore (Francia) – sappia ricoprire al meglio la carica senza chiedere in cambio l’appoggio del G8 intero. Insomma, il gran rifiuto è duro da mandare giù ma Montezemolo si è evitato una multa da parte dell’Antitrust per abuso di posizione dominante in merito a numero di presidenze e Cda di cui fa parte. La speranza è che grazie a questo diniego si presenti una figura autorevole che riesca a favorire Roma nella corsa alla conquista dell’Olimpiade.

Ps. Abbiamo saputo che al momento il candidato n.1 risponde al "nome nuovo" di Mario Pescante, ci rimangiamo tutto quanto detto sopra.