Se si arriva a vendere le prestazioni sessuali di bambino di due anni, vuol dire che si è toccato il fondo

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Se si arriva a vendere le prestazioni sessuali di bambino di due anni, vuol dire che si è toccato il fondo

Se si arriva a vendere le prestazioni sessuali di bambino di due anni, vuol dire che si è toccato il fondo

29 Luglio 2020

Il fatto di cronaca, che ha dell’incredibile – e non in senso positivo – si è verificato domenica 26 luglio a Roma, precisamente sul lungomare Amerigo Vespucci di Ostia. Come scrive Roma Today, infatti, un venticinquenne di etnia rom avrebbe cercato di vendere ai turisti le prestazioni sessuali di un bambino di due anni. Uno dei turisti in questione, però, vista la raccapricciante proposta ricevuta, ha subito allertato gli uomini della guardia di finanza, presenti nel vicino Lido del Finanziere: questi ultimi hanno subito richiesto il tempestivo intervento dei colleghi più vicini al luogo dell’accaduto, i quali, nonostante il tentativo di fuga del giovane rom, sono riusciti ad arrestarlo.

Secondo Il Giornale, il piccolo, spaventato ed assetato, è stato assistito e quindi trasferito in ambulanza all’ospedale Grassi di Ostia per dei controlli medici. Per ora, è stato affidato ai servizi sociali del Comune di Roma.
Secondo Il Messaggero, inoltre, il bambino in questione sarebbe il figlio dello stesso uomo che ha tentato di venderne le prestazioni sessuali. Senza esprimere giudizi di merito sulla persona in questione, spinta magari dalla povertà o da altro tipo di disagio (vogliamo sperare!) a compiere un gesto simile, è sempre più evidente che quando si arriva a vendere un bambino, per di più offrendone come oggetto di prestazione sessuale, vuol dire che si è toccato il fondo. Vogliamo sperare che questo, in tale contesto, sia un gesto isolato e non espressione di un mercato che contempli una domanda, oltre che una offerta. Il che sarebbe davvero agghiacciante. Per questo, è bene che le autorità competenti, intervenute prontamente, indaghino a fondo per fugare ogni dubbio.
Sperando che il bambino possa trovare l’amore e le cure di cui ha bisogno, non possiamo non costatare il verificarsi di fatti di cronaca sempre più atroci: dall’orrore al Cimitero Flaminio, al cane gettato nella spazzatura, Roma sta sprofondando nel degrado morale, che si aggiunge, senza ombra di dubbio, a quello materiale, il quale, purtroppo, già da anni, stringe in una morsa la Capitale d’Italia.