Secondo George Bush Cuba è vicina alla libertà
25 Settembre 2007
di redazione
In occasione dell’apertura della sessantaduesima assemblea generale delle Nazioni Unite, che si svolge a New York, il presidente Bush ha invitato tutti i Paesi a sostenere la lotta per la democrazia in Afghanistan,
Iraq e Libano. Ed ha anche aggiunto quali saranno i prossimi obiettivi da perseguire.
Secondo l’inquilino della Casa Bianca tra le prime priorità c’è la pace in Birmania, dove da giorni i monaci,
seguiti da migliaia di persone, stanno protestando pacificamente contro la
giunta militare.
A seguire Iran, Zimbabwe e Cuba, i cui
rappresentanti per protesta hanno lasciato l’aula durante l’intervento del
presidente americano, che ha rincarato la dose dicendo che “a Cuba il lungo regime di un
dittatore crudele è quasi alla fine – e – il popolo cubano è
pronto per la libertà e le Nazioni Unite devono premere perché ci siano libertà
di parola, di assemblea e di elezioni competitive. Il regime di Castro – ha tuonato Bush di fronte alle Nazioni Unite – è quasi alla fine
e dovrà essere seguito da “elezioni libere”.